Rio 2016, la fuga del tennista medio

21 Luglio 2016 di Stefano Olivari

Il virus Zika è uno strepitoso pretesto per evitare i Giochi di Rio, da parte di atleti di diverse discipline ma soprattutto di quelle per cui le Olimpiadi rappresentano poco o niente. Fra queste senz’altro il tennis, dove si sta verificando una situazione molto curiosa: i grandi nomi hanno finora confermato la partecipazione a Rio (addirittura anche il convalescente Nadal, che non gioca dal Roland Garros a causa dell’infortunio al polso), mentre la maggior parte delle defezioni è avvenuta al piano immediatamente inferiore. Da Raonic, fresco finalista di Wimbledon contro Murray, a Berdych, passando per Isner, Dolgopolov, Simona Halep, Karolina Pliskova, Feliciano Lopez e quasi tutte le stelle della Next Generation: Thiem, Kyrgios, Tomic. E mancano ancora due settimane… Ovviamente nel tennis, sport verticistico come pochi altri, per consegnare Rio 2016 ai posteri basterà la presenza di Djokovic, Federer e Serena Williams, ma il punto centrale della storia è un altro e riguarda anche il calcio. Ha senso la presenza olimpica di sport per cui l’Olimpiade non risulta essere il massimo traguardo possibile? Continua sul Guerin Sportivo.

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