Quale mascherina per il coronavirus

24 Marzo 2020 di Indiscreto

Quale mascherina scegliere per proteggere sé stessi o gli altri dal coronavirus? Chirurgica, FFP2 o FFP3? Questa mattina alle 9.02 abbiamo acquistato in farmacia la prima mascherina della nostra vita, cedendo a pressioni familiari insostenibili visto che fino a ieri piuttosto che girare con la mascherina avremmo preferito farci sodomizzare senza preservativo da un trans sieropositivo di via Novara. L’uomo da bruciare di Renato Zero ce l’abbiamo sempre in testa.

Ma venendo a quale mascherina anti-coronavirus comprare, oggetto di questo nostro triste post di servizio (torneremo a scrivere di Andrea Roncato e dei Tipinifini, promettiamo) ispirato da una lezione della farmacista, saltiamo le mille soluzioni casalinghe (come quella spiegata da Barbara Palombelli) e veniamo ai prodotti in commercio, quando li si trova.

Fra quelli con una qualche efficacia il tipo più venduto, ci dicono, è la mascherina chirurgica classica, quella fascia di colore verdino (se non siamo diventati daltonici dopo giorni di clausura) che abbiamo in mano in questo momento. Diversi strati di poliestere o polipropilene, facile da usare ma anche da lavare. Forse non tutti sanno che (noi non lo sapevamo senz’altro) che la mascherina chirurgica è lavabile con acqua e sapone, al limite anche con l’alcol, utilizzabile fino a quando non si rompe in qualche suo punto.

Particolarmente efficaci, soprattutto per la protezione di chi le porta più che di quella del prossimo, sono le mascherine di tipo FFP2 ed FFP3, quelle che coprono metà del volto e spesso si vedono negli ospedali, anche se negli ultimi tempi non è raro incrociarle per strada. Hanno tre strati, con quello esterno che ha una carica elettrostatica per trattenere le particelle più piccole in entrata, possono avere valvole per facilitare l’espirazione e hanno piccole differenze tecniche fra di loro: nella nostra ignoranza abbiamo capito che la FFP3 è la più efficace (3 è meglio di 2). Durano in teoria anche anni, ma in pratica dopo qualche settimana perdono aderenza con il volto.

In conclusione, mascherina chirurgica per tutti e e FFP2-FFP3 per chi opera in contesti particolarmente pericolosi. Poi abbiamo anche visto in giro oggetti simili alle maschere anti-gas che vennero usate nella Prima Guerra Mondiale dopo Ypres (quando i tedeschi attaccarono con il gas francesi e canadesi), ma non sapremmo come definire loro e chi li indossa.

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