Pochi brasiliani

18 Maggio 2010 di Jvan Sica

di Jvan Sica
Si fa un errore di stima quando si usa l’espressione ‘Nel nostro paese ci sono 60 milioni di commissari tecnici azzurri’, perchè le squadre a disposizione per dare concretezza ai propri giudizi e pregiudizi sono più di una.
Infatti la tuttologia (ci) impone di essere sul pezzo per tante altre nazionali, sfuggendo il più possibile al must giornalistico di criticare l’allenatore che osa non convocare gli ‘italiani’. Proprio per questo motivo, dopo aver parlato di Maradona e Argentina, ci sembra giusto dire qualcosa anche su Dunga e Brasile. Dunga ha lippianamente chiuso le prospettive del suo calcio, portandosi appresso i fedelissimi, tutti usurati da campionati pessimi (vedi Kakà) o faticosi (vedi Maicon). Il punto di partenza è che il Brasile ha la difesa più forte del mondo. E su questo magari non ci piove, ma puntare tutto sull’arrocco difensivo (previo golletto da assicurare in qualche maniera) può anche essere limitante. Gli schermi difensivi sono addirittura due, Gilberto Silva e Felipe Melo, lenti ogni giorno di più e faticosamente capaci di registrare qualche passaggio che faccia guadagnare campo. Tra gli undici sembra obbligatorio l’inserimento di Ramires, ma non c’è comunque il regista che dia i tempi al gioco. In una squadra così bloccata le mezzeali dovrebbero fare la differenza: Elano, quest’anno involuto sia nella fase di recupero che in quella di inserimento, Kakà, pubalgia o non pubalgia con il passo stanco di chi ha già accelerato troppe volte, Robinho, lunatico come i suoi dribbling che in Europa non hanno fatto proseliti. Un goccio di brasilianità nel motore totalmente europeo di questa squadra ci doveva essere e un elemento giovane (Giuliano, Erick Flores o uno ancora più attaccante come Douglas Costa) avrebbe potuto di sicuro farsi il viaggio. L’attacco è completo ma nessuno quest’anno ha fatto sfracelli. In questo quadro l’esclusione di Ronaldinho rischia di essere la più pesante fra quelle mediaticamente eccellenti.
Letteratura Sportiva 

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