La rotolata di Foden: bravura o furbizia?

14 Aprile 2022 di Indiscreto

Nel calcio conta di più essere bravi o essere furbi? Ce lo siamo chiesti, e non è la prima volta ma la milionesima, dopo aver visto alla fine di Atletico Madrid-Manchester City Phil Foden rotolare in campo forse (?) per perdere tempo, dopo aver subito il bruttissimo intervento di Felipe che avrebbe poi portato all’espulsione per doppia ammonizione di quest’ultimo (che probabilmente meritava già il rosso all’inizio, sempre su Foden). Atteggiamento durissimo da parte degli spagnoli, puro stile Simeone, che comunque nel finale avrebbero potuto anche segnare il gol utile per arrivare ai supplementari dei quarti di finale di Champions League.

Ma in questo caso non vogliamo parlare di una partita che abbiamo visto tutti bensì del fatto che alcuni comportamenti, non violenti ma (apparentemente?) poco sportivi, non vengano sufficientemente stigmatizzati ma anzi a volte esaltati come parte del gioco del calcio. Foden sembra avere la prontezza, nonostante il male alla caviglia, di decidere di entrare in campo per farsi soccorrere e interrompere più a lungo il gioco. Un po’ come quando Busquets finì a terra causando l’espulsione di Thiago Motta nella semifinale del 2010 con l’Inter di Mourinho, sbirciando tra le mani cosa stesse accadendo, nonché i recenti casi De Ligt e Vlahovic sempre contro i nerazzurri. Con buffetti anche casuali che si trasformano in pugni alla Tyson.

Innumerevoli comunque gli episodi in ogni squadra in cui sembra che si esageri (o si provochi) una situazione che con il calcio giocato ha poco a che vedere, ma che seguono regole talvolta insegnate sul campo ai ragazzi fin da piccoli. Ecco quindi un di qua o di là che non vale solo per il pallone ma per la vita in generale. Per vincere e raggiungere un risultato conta di più la bravura o la furbizia?

Nel calcio e nella vita contano di più bravura o furbizia?
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