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Mon amour

La guerra di Krimau

Stefano Olivari 16/03/2007

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Primo turno di Coppa Uefa 177-78, dunque, e per il Bastia subito un’avversario d’eccezione: lo Sporting di Lisbona dell’ex fuoriclasse del Saint-Etienne Salif Keita e del potente attaccante di origine angolana Jordao (che ritriveremo più avanti). Quando i portoghesi, la sera prima dell’incontro di andata, effettuano la rifinitura sul prato del Furiani non si sono resi conto che il piccolo stadio sarà il palcoscenico della successiva notte di Coppa ma pensano di essere sul terreno di allenamento, e pertanto di affrontare poco più che una squadretta amatoriale; una tripletta di Fanfan Felix ribalta il doppio vantaggio dei biancoverdi siglato da Jordao e Fraguito per il 3-2 finale, ma l’impressione è che lo Sporting non faticherà molto a recuperare in casa la sconfitta. In realtà, davanti ai 70mila spettatori dell’Alvalade, lo Sporting riesce a passare solo ad un quarto d’ora dalla fine con Manuel Fernandes, e a questo punto accade il primo miracolo. Trascinati da Claude Papi i Corsi si trasformano nei “Lions de Furiani” e si riversano coraggiosamente all’attacco: a quattro minuti dalla fine pareggiano con Rep, replicando due minuti dopo con Felix, per una vittoria incredibile ed insperata che spiazza tutte le redazioni dei giornali francesi (la partita è iniziata alle 22) pronte a scrivere di una buona, ma sfortunata, prestazione del Bastia sul campo dello Sporting. Anche il secondo turno si presenta difficile, perchè il Bastia pesca gli inglesi del Newcastle United; l’andata è al Furiani e dopo otto minuti i Magpies sono già in vantaggio con Cannel, ma nel secondo tempo Claude Papi trascina i suoi alla vittoria dopo una prestazione magistrale condita da una doppietta, con gol del 2-1 segnato all’ultimo secondo. Anche qui però una vittoria risicata che sembra molto difficile da difendere nel caldissimo St.James Park, tanto più che sono diversi gli assenti nelle fila del Bastia, dove debutta al posto di Mariot l’ala sinistra diciassettenne “Cirinu” De Zerbi. E invece sono proprio i micidiali dribbling di De Zerbi, oltre che un Johnny Rep in condizioni stratosferiche, ad asfaltare i Magpies sul loro terreno ed a regalare ad una squadra francese la prima vittoria in Inghilterra nelle Coppe Europee…Rep segna due gol, De Zerbi uno e a nulla serve la rete di Gowling che accorcia le distanze; il Bastia è agli ottavi, un risultato già fantastico se rapportato alla storia del club. Novembre 1977, Zurigo, sede dell’Uefa; ci sono i sorteggi degli ottavi di finale della Coppa Uefa ed al piccolo Bastia viene accoppiato uno dei candidati per la vittoria finale: il Torino di Gigi Radice. In queste stagioni i granata sono i veri antagonisti in Italia della Juventus di Trapattoni e Scirea, hanno vinto uno scudetto due anni prima e possono contare su diversi giocatori del giro della Nazionale di Bearzot come Castellini, Pecci, Zaccarelli, Claudio e Patrizio Sala e ovviamente i fortissimi gemelli del gol Pulici e Graziani; molti di loro faranno parte della brillante spedizione Mundial in Argentina sei mesi dopo, un giornale autonomista corso ne approfitta cercando di accendere i toni con una prima pagina “Corse – Italie” piuttosto aggressiva. Il Bastia ha pochissime chances di passare, tanto più che nella partita di andata Paolino Pulici porta avanti il Toro già a metà del primo tempo con un tiro al volo su cross di Claudio Sala. I corsi però si mettono a giocare pazientemente e nel finale del primo tempo pareggiano con Claude Papi , dopo un ottimo uno-due con Larios, raddoppiando al quarto d’ora della ripresa con un gol di Johnny Rep su sponda di Felix; il vantaggio di 2-1 è modesto, anche perchè Felix e Papi sprecano due ghiotte palle gol che avrebbero arrotondato il punteggio, ma consente comunque di sperare per il ritorno in Piemonte. E’ già arrivato l’inverno quando, il 7 dicembre 1977, si gioca al Comunale di Torino la partita di ritorno su un campo completamente ricoperto dalla neve; ci sono circa settantamila spettatori, ma ben quindicimila sono tifosi dei Leoni in maglia blu, arrivati dalla Corsica e da tutta la Francia: non sanno ancora che li aspetta la notte più incredibile della storia della loro squadra…Passano venti minuti e con un gol da antologia al termine di una splendida azione collettiva Jean-François Larios porta in vantaggio il Bastia con un tiro da 25 metri, ma il Torino è una corazzata e dopo due minuti pareggia con Ciccio Graziani, che approfitta di un rinvio maldestro di Orlanducci. In apertura di ripresa segna ancora Graziani ristabilendo così la parità sul doppio incontro, con i granata che però sembrano lanciati verso il trionfo, spinti dal pubblico di casa e dal vantaggio psicologico di aver ribaltato il risultato. Il Bastia inoltre ha diverse assenze, in attacco gioca il giovanissimo marocchino Abdelkrim Merry “Krimau”: nel prepartita Cahuzac aveva definito il suo impiego una “soluzione non ottimale, ma l’unica possibile”; ebbene, proprio Krimau, che tutti pensavano sarebbe stato in difficoltà con il suo fisico esile su un campo pesante come quello del Comunale, pareggia al 50′ dopo un’azione insistita di Cazes, e porta di nuovo in vantaggio il Bastia al 67′ con una meravigliosa corsa in solitario partita nel cerchio di centrocampo. Il punteggio non cambierà più, il Torino è in 10 per l’infortunio di Mozzini che si scontra con Rep (Zaccarelli e Castellini sono già stati sostituiti, sempre per problemi fisici), sulla neve di Torino il Bastia vince 3-2 ed i tantissimi tifosi corsi, che tanti chilometri avevano fatto per venire a vedere i loro campioni, piangono dalla gioia applaudendo Krimau e gli altri eroi della serata; il Torino ha giocato bene ma lo spirito combattivo ed il cuore dei giocatori in maglia blu, titolari e riserve, isolani e non, ha avuto la meglio in una partita da leggenda.

Carlo Maerna
carloblacksun@hotmail.com

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