Scienza

La foto del buco nero

Paolo Morati 11/04/2019

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La foto del buco nero sta facendo il giro del mondo. Analisi, spiegazioni, conferenza stampa. Il mondo affascinato da qualcosa di lontanissimo e vecchissimo. Parliamo della galassia Messier 87 (M87), e di un soggetto fotografico presente nell’ammasso della Vergine, a una distanza di 55 milioni di anni luce. Quindi se quando guardiamo la Luna l’immagine che vediamo in quel momento è quella di circa 1,3 secondi luce prima, la foto del buco nero scattata in collaborazione da otto radiotelescopi risale a… insomma fatevi voi due conti, visto che in queste ore siamo diventati tutti astronomi, astrofisici, matematici, oltre che allenatori di calcio.

La prima immagine di un buco nero, con una massa di 6,5 miliardi e mezzo di volte quella del Sole, dunque arriva dal passato più che remoto e la spiegazione della sua importanza scientifica non è certo materia per Indiscreto, che fra i suoi giornalisti (a partire dal Direttore) non annovera scienziati. Lasciamo ad altri più competenti il compito di disquisire le teorie di Albert Einstein. Certo che per ciò che abbiamo capito quell’ombra, quella zona di assenza di luce, assorbita dagli orizzonti degli eventi, con quella forza di gravità così imponente, fa riflettere sulle ragioni dell’esistenza terrestre e su quanto accade intorno a noi, dall’inizio alla fine. Ma anche qui meglio non sconvolgerci troppo la mente in elucubrazioni tra essenza ed essere.

Più semplicemente il buco nero è qualcosa di molto presente nella fantascienza. Isaac Asimov lo cita ad esempio nel suo racconto Sistema antiquato, del 1976, mentre nel 1979 uscì il famoso (e noioso) film The Black Hole – Il buco nero, argomento tornato poi prepotentemente alla ribalta in Interstellar del 2014, dove il buco nero veniva battezzato nientemeno che Gargantua, dal ‘vorace’ romanzo di François Rabelais.

Buco Nero

Oggi invece il buco nero, quello che era solamente qualcosa di rappresentato in fantasia, ha finalmente una sua apparizione reale, seppure antica e lontana. E ogni volta che si parlerà anche metaforicamente di buco nero si penserà inevitabilmente a quella prima immagine. Al di là della scienza, è forse proprio questa la vera svolta della foto del buco nero.

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