Il privilegio di Troshinky

17 Maggio 2012 di Igor Lario Novo

Per quel che riguarda le altre nazionali c’è da notare il cambio di panchina russo. Zinetula Bilyaletdinov ha preso il posto di Slava Bykov e ha messo insieme una selezione un pochino meno russa, ma sempre fortemente left (intendendo l’impugnatura dei giocatori). Straripante Evgeni Malkin, che in 7 partite ha messo insieme 14 punti (7+7) e un +/- di +13. I canadesi insistono sullo sviluppo del gruppo dei ragazzi del ’90. Jordan Eberle, John Tavares, Jeff Skinner, Ryan Nugent-Hopkins i più in vista. Non sono partiti benissimo e sono stati aspramente ripresi da allenatore e critica. Bella la presenza della Norvegia (allenata da uno svedese e con Patrick Thoresen capo cannoniere del torneo finora) che si conferma team emergente. E bello anche il ritorno della Slovacchia (allenata da un ceco) nei quarti. Non si sono mostrate secondo noi per quel che realmente sono invece Finlandia e Svezia. Abbiamo guardato appositamente Finlandia-Canada 3 a 5 per cercare di capire lo stato di salute dei campioni del mondo in carica. Il loro primo periodo ci ha impressionati. Veloci, presenti fisicamente come d’abitudine, sempre primi sui secondi dischi e quindi velenosissimi sotto porta. Nel secondo e nel terzo periodo secondo noi hanno mollato in maniera controllata, con la qualificazione già in tasca. La stessa Finlandia ha poi ceduto in bianco 5 a 0 agli Stati Uniti. Americani che ritroveranno subito nel quarto di finale in un match che crediamo (pronostico!) finirà in maniera molto diversa. Vedremo

anche Svezia-Cechia, che è sicuramente il quarto più equilibrato sulla carta.

Per finire bisognerebbe dire anche della nazionale italiana. Ultima di gruppo con 2 soli punti, frutto della vittoria 4 a 3 ai supplementari nell’esordio con la Danimarca. E di nuovo retrocessa. Solo 6 gol fatti a fronte di 31 subiti in 7 gare. 6 a 2 con la
Norvegia. 5 a 0 dalla Lettonia. 6 a 0 dalla Cechia. 4 a 0 dalla Svezia. 4 a 0 dalla Russia. Il ritardo dagli altri del gruppo A è ancora davvero troppo grande. Nell’angolo curiosità mettiamo la regola 224 della Federazione Internazionale, secondo la quale i giocatori nati prima del 31 dicembre 1974 (i cosiddetti “nonni”) sono esentati dal proteggersi il viso con maschera o visiera. L’unico nonno ad approfittare del privilegio di potere liberamente correre il rischio di farsi male è il kazako Alexei Troshinki. Altri anziani più noti, come Miroslav Satan (Slovacchia) e Daniel Alfredsson (Svezia) continuano incomprensibilmente a portare la visiera.

Igor Lario Novo, 17 maggio 2012

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