L’iPhone 13 senza Recoba

14 Settembre 2021 di Stefano Olivari

Fra poco, alle 19 ora italiana, dopo i soliti mesi di anticipazioni pilotate (gli hacker russi hanno nel mirino anche la Apple, oltre oltre alla Regione Lazio) scopriremo il nuovo iPhone 13 e le nuove versioni di altri prodotti di successo, come l’Apple Watch giunto alla numero 7. Una presentazione online che non sarà certo l’ultima di Tim Cook, che a dieci anni dalla morte di Steve Jobs è ancora alla ricerca del prodotto che cambi le nostre vite e non di semplici, per quanto lucrosi, miglioramenti del già fatto e del già visto.

Come sarà l’iPhone 13? Intanto già ci colpisce il 13, nessuna scaramanzia quando ci si sarebbe potuti inventare altro (in fondo l’iPhone 2 e l’iPhone 9 non sono mai esistiti) e quindi segno di sicurezza. Vedremo, magari l’unica sorpresa della presentazione sarà proprio il nome. Quattro nuovi modelli, con fotocamera, chip e tutto il resto più potenti, un minore consumo energetico, forse la connettività satellitare a cui Apple sta lavorando da tanto e che se non sarà a questo giro sarà al prossimo. Insomma, niente per cui noi fedelissimi faremo i caroselli.

Significativo che l’Apple Watch 7 punti ancora di più sulla salute, come a sottolineare l’età media dell’utente Apple: il ‘Think different’ sembra lontanissimo, una volta sognavamo cose belle mentre adesso vogliamo solo essere rassicurati dal nostro virologo di riferimento. E del resto perché fare invenzioni quando rispetto all’era Jobs il fatturato annuale si è quasi quadruplicato e le sole vendite dell’iPhone, fonte Morningstar, sono passate da 44 a 179 miliardi di dollari? Sei lì che stai dominando con un 4-4-2 blindato, assurdo mettere Recoba dietro le due punte solo per farsi applaudire dai giornalisti. Certo noi metteremmo Recoba ed è anche per questo che non siamo amministratori delegati di Apple.

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