Il codice etico per Paolo Rossi

23 Marzo 2011 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
Tweet sulla serie A di basket, l’autorevole France Football, la lagna per la Schiavone, la legge di Prandelli, lo scandalo Garrincha, il record di coach K, il mito del calcio e il ciclismo che non interessa più.

1. Meno 48 in garauno dei quarti di Eurolega…La Montepaschi sarebbe la squadra che in Italia quando vuole vince di 30 contro chiunque…chissà che che bella la A allargata a 20 o 22 dopo il (possibile) fallimento della LegaDue.
2. Sicuri al 100% che almeno metà dei nostri giornali avrebbe copiato la classifica dei guadagni dei campioni stilata da France Football. Difficile resistere alla tentazione, quando c’è un articolo già servito e pronto per essere ‘ripreso’. Cioè copiato, in italiano.
3. Cosa faremmo a un tennista italiano numero 4 ATP dopo Nadal, Djokovic e Federer? Forse un monumento equestre…la Schiavone e’ da brevi. Solita lagna, anche nostra. Poi ci importa solo dell’Inter, in realtà.
4. Ridicolo il codice Prandelli, che vale per una partita sola…più in generale non si capisce perchè uno che già paga con la squalifica nel club debba rinunciare anche alla nazionale, ipocrisia pura…e Paolo Rossi, dopo due anni fuori per il calcioscommesse, il codice etico di Bearzot quanto avrebbe dovuto tenerlo lontano dall’azzurro?
5. Morto a quasi 80 anni Ladislav Novak, difensore e capitano della Cecoslovacchia finalista mondiale 1962 contro il Brasile…da ricordare che la finale fu ingiustamente giocata da Garrincha, nonostante l’espulsione rimediata nella semi con il Cile…uno scandalo, per ricordare chi rimpiange professionalmente i buoni sapori di una volta…ti dopavi con la simpamina, ma sempre doping era.
6. Quasi-suicidio di Duke, emozionante la zona 2-1-2 di Michigan che ha mandato fuori fase i Blue Devils…bello vedere squadre allenate e non esecutori di pick and roll… Kyrie Irving sta salendo,anche se meno esplosivo di prima…primo cambio delle guardie e poco con palla in mano, ma canestro decisivo… Coach K a 900 vittorie, due sole meno del record di Bobby Knight…terzo Dean Smith, quarto Rupp…293 sconfitte, 36 stagioni in carriera…per quelli della parrocchietta rimarrà quello che nella semifinale del Mondiale 2006 non ha saputo bloccare Spanoulis.

7. A 10 anni hai il mito del calcio, a 12 della guerra, a 14 del sesso, poi la vita prosegue fra alti e bassi nella sua insensatezza di fondo…molti sono rimasti ai 12 anni, come si evince dal dibattito sull’intervento in Libia, noi forse ai 10. 

8. Guardato il finale della Milano-Sanremo non perché qualcuno ci costringesse, ma solo in omaggio alla passione del passato. E’ brutto quando non ti importa più di una cosa che è stata importante, senza un perchè. Non è che il ciclismo sia più noioso o disonesto del calcio. 

Stefano Olivari

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