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Grandi e Miccini

Paolo Pemulis 28/11/2007

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Krajinovic asfalta Tomic in due set al primo turno dell’Eddie Herr; Miccini batte Krajinovic in allenamento, a Bradenton; Tomic e Krajinovic sono sotto contratto con la Img; Miccini non è sotto contratto con la Img. Se la proprietà transitiva valesse a spiegare le logiche che governano i contratti di sponsorizzazione potremmo affermare che in questo caso c’e’ qualcosa che non funziona. Ma – si sa – quando ci sono i dollari in ballo, la logica – anche la più elementare e grossolana – non sempre trionfa. Il rettangolo di cemento – con la sua impietosa pallina democratica – non servirà a mettere le cose a posto, ma siamo convinti che possa ingenerare qualche dubbio nelle menti dei boss della Img. E il rettangolo ci dice che la stagione e la carriera di Giacomo sono ad un punto di svolta: se la convincente vittoria contro il rognoso moldavo Radu Albot – testa di serie n.7 del torneo e “best eight” nell’edizione del 2006 – non resterà un episodio isolato, anche gli scettici (o i sordi oppure i ciechi) saranno costretti a ricredersi e ad ammettere che il recanatese vale tanto, ma tanto, di più della posizione n.93 del ranking Itf e di zero punti Atp.
A voler guardare oltre il match di ieri, il tabellone di Miccini lascia poco spazio ai voli pindarici, con Dimitrov potenziale avversario negli ottavi e, se ciò non bastasse, Vlad Ignatik a sbarrare la strada nei Quarti: due tra i tennisti più talentuosi in circolazione nella galassia junior, rispettive punte di diamante di due Academy – la Mark Weil, a Ojaj (Dimitrov) e la John Roddick a San Antonio (Ignatik) – dove si lavora sodo, lontano dai riflettori e senza pressione. E badate bene: a Miccini, comunque vada, va riconosciuto il merito di misurarsi con i più forti, più “anziani”, più esperti, etc. Non è un caso che sia l’unico italiano in tabellone U-18: se si escludono i ragazzi dell’89 (Trevisan e Fabbiano, perché Lopez lo abbiamo perso), che ormai sono di fatto fuori dal circuito junior, per gli altri (Papasidero, Fioravante, Giannessi, Crepaldi, Portaluri, etc.) i tecnici della Federazione hanno deciso che non era il caso di confrontarsi con i migliori, meglio restare in Italia per fare una buona preparazione…(ma in vista di cosa?) A questo proposito è forse utile citare le parole di Madison Brengle – la favorita del torneo U-18 femminile e neo-acquisto della Img Academy – riportate dal Bradenton Herald: “Ho sempre guardato a questo torneo come ad un’esperienza di apprendimento. E’ il tipo di situazione in cui puoi verificare quale sia il tuo livello di gioco”.
Se la classe ’90 è assente, lo stesso non può dirsi per i nostri migliori Under 16: in questo caso si è deciso di “rischiare”, portando Andrea Stucchi, Alessandro Colella e Federico Gaio a Bradenton. Quest’ultimo, in particolare, è passato attraverso le Qualificazioni e al primo turno ha sbattuto fuori il n.2 del seeding Miguel Almeida. Colella ha vinto un match alla sua portata contro lo statunitense Chris Cha, mentre forse ci si poteva aspettare qualcosa in più dal nostro miglior U-16, il romano Andrea Stucchi, che comunque ha perso da Raymond Sarmiento, uno dei primi dieci U-16 negli Stati Uniti e numero 1 assoluto in California e nel Sud Ovest U.S. Sul fronte femminile, abbiamo indagato, ma non siamo riusciti a comprendere, o forse meglio, ad accettare – è un problema nostro, per carità – i reali motivi della cancellazione della Burnett dal torneo Under-18. La romana era iscritta all’Eddie Herr e al 10mila Itf di Barcellona, ma si è cancellata da entrambi gli impegni, optando per impegno della seria A1 femminile italiana (Nastassja è in forza al Tc Parioli). Con tutto il rispetto, non condividiamo la scelta e riteniamo che per la carriera della Burnett sarebbe stato molto più utile e formativo giocare l’Eddie Herr che non i playout della A1 contro il Tc Cagliari. Chiudiamo la rassegna dedicata al nostro Paese con quella che è finora la nota più positiva per i colori italiani: Gian Luigi Quinzi ha raggiunto i Quarti del Torneo Under 12 e, proprio mentre stiamo scrivendo questo pezzo, si sta giocando un posto in Semi contro il canadese Filip Obucina. Da quello che apprendiamo dal blog di Tammy, che potete leggere nella sezione apposita di questo sito, Gian Luigi è assolutamente on fire.
L’evento nel suo complesso sta andando alla grande, con match di livello tecnico elevato e un’atmosfera realmente elettrizzante. Nella bolgia dei fenomeni, il giocatore del momento è Filip Krajinovic – serbo, classe 1992 – che in estate ha lasciato la sua famiglia per trasferirsi da Bollettieri e in quattro mesi ha creato scompiglio negli Stati Uniti. E’ difficile sintetizzare i numeri di Krajinovic: dallo scorso settembre a oggi ha disputato 4 tornei Itf, vincendone tre (Atlanta, El Paso, Boca Raton) e perdendo in finale nel quarto (Illinois); il bilancio è di 26 vittorie e 1 sconfitta; con il successo di ieri su Tomic (n. 20 del ranking Itf e testa di serie n.7 del torneo U-18) Filip ha allungato la sua striscia vincente a 20 partite. Assolutamente da non perdere è il probabile ottavo di finale tra Krajinovic e Rhyan Harrison. Il nostro sogno? Una Semifinale tra Giacomo e il serbo. E’ utopia? Forse. Ma sognare non costa niente e come dice la Brengle…l’importante è fare esperienza a questi livelli. Concludiamo ricordando che il match di secondo turno di Giacomo (contro il croato Luka Somen), è in programma oggi, 27 novembre, non prima delle 17:30 italiane. Chi fosse interessato ad avere aggiornamenti in tempo reale sull’andamento del match, è invitato a collegarsi al blog http://pemulis.blogspot.com . Buon tennis a tutti e se avete qualche domanda da porre a Tammy Hendler, non esitate a inviarla a pemurama@yahoo.it .

Paolo Pemulis

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