Federica Moro

Forse abbiamo già scritto che secondo noi esiste un mondo prima di Federica Moro e un mondo dopo Federica Moro, nel caso questa è da considerarsi una cover. Il pretesto per parlare di una donna di enorme classe arriva non soltanto dai suoi 60 anni, compiuti lo scorso 20 febbraio, ma da altre due ricorrenze, quasi coincidenti: i 35 anni sia di College sia di Aquile, due telefilm (serie tv fa trentenne che passa le giornate a cercare occasioni su Booking) che allietarono i mesi prima di Italia ’90, cioè della fine dei sogni. College, in onda dal 6 marzo 1990 su Italia 1, altro non era che la versione televisiva e sequel dell’omonimo film di Castellano & Pipolo di 6 anni prima, sempre con la Miss Italia 1982 (da non dimenticare il sesto posto a Miss Universo dell’anno dopo, dietro a Lolita Morena non ancora Matthäus arrivata quarta) protagonista ma attori quasi tutti diversi. Nel College televisivo oltre ad Arianna-Federica spiccano Fabio Ferrari post Chicco Lazzaretti e Fabrizio Bracconeri post Bruno Sacchi, senza dimenticare comparse come Antonio Zequila, Milly D’Abbraccio e Melba Ruffo. Ma il culto del culto è ovviamente Aquile, dal 15 marzo (del 1990…) su Rai 2, che all’epoca fu presentato come il Top Gun italiano. E in effetti c’era l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, con Federica Moro-Adriana che per stare vicina al fidanzato si iscriveva a una scuola per fotomodelle lì vicino, chiamata se non ricordiamo male (Google non ci è venuto in soccorso) Scuola Greta Garbo. Storia e finale fantastici, con la regia di Nini Salerno dei Gatti di Vicolo Miracoli, e immagini di volo molto spettacolari, competitive con quelle degli americani. Su tutti giganteggiava una Federica Moro venticinquenne, che di lì a poco si sarebbe allontanata dal mondo dello spettacolo per seguire le sue grandi passioni, cioè arte (oggi ha una galleria a Lugano) e design. Non più il cinema, anche se Yuppies fra 100 anni sarà studiato mentre il milione di film da terrazza romana no.

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