E’ finito, anzi no

25 Marzo 2008 di Marco Lombardo

E adesso è anche troppo facile dire che il Cannibale non morde più, che Roger Federer è praticamente finito, che il suo regno traballa e presto verrà giù con tutto il trono. Il fatto che il suo ultimo attentatore, Mardi Fish, abbia impegnato poi in finale pure Djokovic, non fa recedere quelli che pensano, giudicano e sentenziano che Indian Wells e la sconfitta in semifinale siano una prova: Federer è finito o quasi. Così ecco che vengono fuori particolari, per lo più piccanti: c’è chi dice che all’ultimo torneo non c’era più l’onnipresente Mirka, che invece spunterà da alcune foto ritratte durante un allenamento. E la mononucleosi? Beh, quella è già passata, nonostante Roger non l’abbia mai presa come giustificazione per i suoi insuccessi di inizio anno. Insomma, c’è fretta di buttare giù il Totem, eppure noi aspetteremmo ancora un po’ a dire che il Tiranno gentile del tennis sia pronto per l’abdicazione. Lo ha spiegato in fondo lui, Federer, dopo la sconfitta con Fish, dichiarandosi soddisfatto del suo torneo, nel quale tornava in campo – appunto – dopo il periodo di debilitazione dovuto alla malattia: “Ho bisogno di giocare – ha detto – e le sensazioni cominciano ad essere buone. Peccato il forfait di Haas nei quarti, non giocare ha rotto il ritmo che stavo acquistando e contro Fish si è visto. Comunque sono ottimista, presto sarò pronto”. Di questi tempi non gli crede nessuno, eppure guardandolo negli occhi c’è chi giura che non sia finita qui. Anzi, che magari a Parigi…

Marco Lombardo
marcopietro.lombardo@ilgiornale.it

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