Cosa fare quando vedi un cinghiale

2 Agosto 2022 di Stefano Olivari

Come bisogna reagire quando si incontra un cinghiale? Domanda che si fanno non soltanto i residenti a Roma e alcuni di quelli di Milano, ma anche quelli di zone d’Italia abituate alla convivenza con questo animale, la cui presenza nel nostro paese è negli ultimi anni davvero esplosa: nel 2010 i cinghiali in Italia erano 500.000, mentre adesso secondo l’ISPRA (L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che dipende dal Ministero della transizione ecologica, quello di Cingolani) hanno superato il milione. Più allarmista, forse anche perché i maggiori danni li ha l’agricoltura, è la Coldiretti che parla di 2,3 milioni di cinghiali in Italia. Si può dire che i cinghiali siano ormai fra i pochi italiani a fare sesso, mentre i loro cugini umani sono più concentrati sulla posizione di De Ketelaere e sui veti di Calenda.

La domanda è fuori tempo massimo e come quasi tutti i nostri post su Indiscreto parte da una esperienza personale di dubbio interesse collettivo. Qualche mattina fa, o se preferite notte visto che erano le 5, nel centro storico di un paese della Liguria abbiamo incontrato alcuni cinghiali, madre (di solito è la madre, abbiamo letto) e due piccoli che tanto piccoli non erano, e ci siamo appiattiti, per non attirare l’attenzione, un po’ come facevamo con i tamarri che ci chiedevano monete per giocare a Space Invaders al bar di via Gulli. I cinghiali nemmeno ci hanno visto e sono trotterellati via, il pericolo non esisteva nemmeno in teoria perché raramente aggrediscono gli esseri umani ma comunque un conto è guardare Sky Nature ed un altro avere il cinghiale ad un metro.

Cosa bisogna fare quindi quando si incrocia un cinghiale, cosa non rara in Liguria, Piemonte, Toscana e Puglia? La prima ed unica cosa da fare, ci dicono quelli che li incontrano di frequente, è muoversi con lentezza e soprattutto non urlare, mentre si può ed anzi forse si deve parlare o comunque segnalare la propria presenza. La situazione può precipitare quando il cinghiale non ha vie di fuga (ma è un caso rarissimo) e c’è di mezzo un cane, cosa che all’alba può capitare (in genere i cinghiali arrivano nei centri abitati con il buio, quasi impossibile trovarli di giorno), che si metta anche solo ad abbaiare. Sentendo pericolo per sé o per i piccoli mamma cinghiale potrebbe attaccare ed allora sono cazzi, perché ci si trova contro un essere più grosso, più veloce e convinto di lottare per la vita.

Chiudiamo con due domande per gli esperti, sperando di non scatenare un inno alla caccia. Perché i cinghiali arrivano più di frequente nelle città e nei paesi, al di là dei danni per gli agricoltori? E perché negli ultimi anni si sono riprodotti in queste proporzioni, anche con ibridazioni mostruose?

info@indiscreto.net

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