Cielo, mio marito

12 Settembre 2012 di Stefano Olivari

novantesimo minuto

Non c’è più il Novantesimo minuto di una volta, un po’ come la televisione di qualità (aaahh, il duetto fra Mina e Alberto Lupo…), le merendine e la semplicità, perché una volta, si sa, eravamo felici con poco. La Lega Calcio di serie A ha infatti annunciato di aver e ceduto a Cielo, cioé il canale free di Sky (visibile anche sul digitale terrestre), per il triennio 2012-15 (tutto ciò che serve per ‘Quelli che il calcio’, in sostanza, non a caso si parla di un programma da affidare a Simona Ventura), i diritti del pacchetto 6A. Traduzione: i collegamenti in diretta prima e durante le partite, le interviste in diretta nel post-gara. Alla Rai il pacchetto 6B, quello che ci consente di partire con Novantesimo minuto alle 18,15 e di proprorre le immagini poi anche alla Domenica Sportiva. Due considerazioni: parliamo di trasmissioni che non seguiamo dai tempi di Marcello Giannini e Gianni Vasino, per evidenti ragioni (chi è davvero interessato alla materia alle 18 della domenica ha già visto tutto, nella peggiore delle ipotesi al bar sotto casa), ma che essendo rimaste nella memoria storica di una nazione meritano sempre un trafiletto nostalgico. L’aspetto interessante della vicenda ci sembra però l’attivismo di Sky nella televisione in chiaro, quasi un preludio a uno sbarco in grande stile e magari attraverso joint venture (tipo quella con l’Espresso, che consentirebbe di essere al numero 9 nell’elenco canali che il proverbiale vecchino non riesce a cambiare). Quale è il senso di un’operazione che in (minima) parte cannibalizza gli investimente sul calcio pay? Forse solo immagine, probabilmente anche la certificazione che il mondo Sky vuole inglobare non più le mitiche nicchie ma anche il meglio della tivù generalista.

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