Calciopoli secondo i condannati

19 Dicembre 2011 di Libeccio

di Libeccio
La realtà rovesciata di Della Valle, l’utilità del tavolo, l’autostima di Ranieri, i meriti di Conte e i cortei per Doni.

1. Della Valle incalza fieramente Guido Rossi e intima: “Chiarisca su Calciopoli!!!”. Un ragazzo che aveva 10 anni nel 2006 e ne ha 15 adesso, magari tifoso del Milan oppure del Napoli o della Roma, cosa potrebbe ricavare in termini di opinione da un incipit come quello lanciato dal patron della Fiorentina all’ex commissario straordinario della Figc? La prima cosa che potrebbe ricavarne è che Della Valle è un perseguitato e ha subito gravissimi danni da Guido Rossi ed anche da Calciopoli. Poi anche che Guido Rossi è un carnefice che ha commesso chissà quali misfatti contro la Fiorentina, Della Valle e chissà quanti altri ancora. La realtà alla rovescia insomma.
2. Il tavolo della pace è miseramente fallito e non poteva essere diversamente. Più propagandistica che altro l’iniziativa di Petrucci, che forse guarda già alla scadenza del suo mandato, al fatto che non potrà più essere eletto e a nuovi importanti ruoli che vorrebbe ritagliarsi nel calcio importante. Comunque in linea generale parlarsi e vedersi è sempre meglio che lanciarsi ingiurie o accuse a mezzo stampa. In questo almeno riteniamo sia stata utile la riunione.
3. Guardando l’Inter contro il Cesena ci siamo addormentati, nel senso letterale del termine. Quando Ranieri dice che “stiamo recuperando autostima” si rimane perplessi. Una squadra che ha vinto ogni cosa al mondo, deve recuperare autostima? O è un modo come un altro per dire che sono alla frutta? Trovano un golletto spesso fortunoso e poi San Julio Cesar compie un miracolo a partita. Chissà quanto potrà durare.
4. La Juve sembra un’altra squadra rispetto agli anni precedenti e non perché la qualità media dei giocatori sia migliorata di molto. Crediamo che il merito più grande sia di Conte, che ha preso in mano la squadra ed anche la società con un piglio che solo allenatori molto più titolati di lui potevano garantire. La Juventus ha assunto con forza la testa della classifica e sta mantenendo la posizione anche dopo gare difficili come quella contro la Roma all’Olimpico. Forse è presto per dire che la Vecchia Signora è di nuovo tra noi, ma i presupposti ci sono tutti. Non ci sono primedonne, anche se qualcuno avrebbe lo status (Buffon, Pirlo) per esserlo, ma tutti danno l’anima per fare bene. Anche il fatto che parli sostanzialmente solo l’allenatore ci sembra un altro requisito che aiuta a vincere.
5. Torna di prepotenza il calcioscommesse con arresti in numero talmente alto da far pensare questa volta a qualcosa di molto serio (o a un abbaglio colossale dei magistrati). Di nuovo coinvolto Doni, che nonostante tutto gli ultras dell’Atalanta continuano a considerare un loro beniamino. Non trovate che sia perlomeno strana questa cosa? Almeno sospendiamo il giudizio.

Libeccio (19 dicembre 2011)

Share this article