Stefano Olivari

Nato a Milano nel 1967, laureato alla Bocconi, dall'inizio degli anni Novanta scrive di sport, economia e cultura pop. Come giornalista professionista ha lavorato per la Voce, Repubblica, Tuttosport, Mediaset, Tre, Ansa, Calciatori.com, Radio Rai, Guerin Sportivo, il Giornale, il Corriere del Ticino e ovviamente Indiscreto, di cui dal 2000 è direttore ed editore. Come autore ha scritto 9 libri e come editore ne ha prodotti altri 37.

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    Miracolo anche a Essen

    di Stefano Olivari La grande Ungheria di Puskas e Hidegkuti, la Germania che cerca di risollevarsi dopo la guerra, la più grossa sorpresa della storia del calcio. Ingredienti ottimi che hanno prodotto un film riuscito a metà, il Miracolo di Berna (Das Wunder von Bern) rivisto qualche giorno fa dopo i suoi due-giorni-due nelle sale [' ]

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    Era anche fuorigioco

    Non avevamo mai visto immagini del Cile-Urss del 21 novembre 1973, lo spareggio di qualificazione mondiale a cui i sovietici non presenziarono per protesta contro il golpe di Pinochet (non che dalla loro parte i golpe fossero mai mancati, ma la politica si fa anche secondo convenienza). L' amico Christian, di cui omettiamo il cognome perchè [' ]

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    Non è un paese per giovani

    Le partite fra vecchie glorie sono fondamentalmente tristi, in quasi tutti gli sport e anche quando il fine è di pseudobeneficenza. Tremendo vedere Sampras servire come il ragioniere dell' ufficio sinistri, angosciante osservare Gerd Muller impiegare dieci secondi a girarsi: va detto che è più un problema nostro che loro, che spesso stanno benissimo e nella [' ]

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    La Coppa Malù

    1. Facendo come gli avevo insegnato avremmo vinto, però non l' hanno fatto e purtroppo hanno perso. Il pensiero scaricante (le responsabilità) di Lippi, nel solito momento post-partita di culto, è meno peggio di editoriali e prese di posizione del genere ' non si può perdere con l' Egitto' ma non è esattamente quello propagandato come conferenziere per [' ]

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    Qatar il meno peggio

    Visto che il declino arriva per tutti, anche per chi come noi mai ha goduto di un' ascesa, meglio che sia ben pagato oltre che lontano da riflettori e compatimento. Ma fa lo stesso impressione leggere che Juninho Pernambucano ha firmato un contratto biennale con l' Al Gharafa, la squadra campione del Qatar, dove andrà a raggiungere [' ]

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    I burattini di Pinochet

    di Stefano Olivari I commenti sul famoso, ma vista la quantità di versioni non poi così tanto, spareggio Cile-Urss del 1973 per qualificarsi al Mondiale in Germania Ovest hanno riportato alla memoria uno dei più famosi episodi in cui calcio e politica si sono incrociati. L' antefatto è che i gironi europei di qualificazione erano nove: [' ]

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    Quando regalavano Zorzi e Lucchetta

    Quasi vent' anni fa fuori da un supermercato di periferia c' erano ragazzi con maglietta Mediolanum che distribuivano biglietti gratis per una partita del campionato di volley: in pochi minuti ne regalarono circa 500 a gente nel 99% dei casi poco interessata all' avvenimento, signore cariche di pummarola presa con il tre per due e signori con il [' ]

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    L’anello dei poveri

    Il basket italiano ha ieri toccato uno dei suoi punti più bassi, in un Forum pieno di spettatori occasionali: di quelli che si muovono solo quando c' è l' evento, secondo le peggiori tradizioni non solo milanesi. Non certo per il dominio imbarazzante del Montepaschi, colpevole solo di aver costruito con grande intelligenza una squadra disponendo di [' ]

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    Il paziente inglese

    Gli studi degli scommettitori sono spesso volti a dimostrare la bontà del metodo proposto, mentre quelli dei bookmaker tendono a nascondere serie statistiche che potrebbero far nascere strane idee. Non stupisce quindi che sul mondo del betting siano state fatte poche analisi di lungo periodo davvero serie. Fra queste la più famosa è l’inglese Royal [' ]

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    Investiamo in Booth

    I buuu sono per definizione ' democratica' razzisti, ma un po' meno quando vengono riservati ad un bianco senza tutti quei retropensieri del genere uomo della caverne-scimmia. E quando sono dei ' Booth' ? Perchè questo erano, gli ululati ogni volta che il modesto (non peggio dei compagni neri, comunque) laterale sinistro sudafricano toccava la palla durante la [' ]