Etica alternata per Buffon e Balotelli

27 Febbraio 2012 di Stefano Olivari

Tutto si può dire di Cesare Prandelli, tranne che non goda di buona stampa. Il girone di qualificazione europea, disputato contro nessuno, non ha detto molto sul futuro della nostra Nazionale ma di sicuro è stato una passerella per marcare differenze con il passato. Soprattutto a livello etico, per quanto riguarda le logiche sottostanti alle convocazioni. Così ogni partita si trasforma in una specie di lavagna di buoni e cattivi, in base agli eventi più recenti. Peccato che la linea del c.t. tutto di un pezzo (a proposito, si parla tanto di giornalisti tifosi per i club ma è dai tempi del Bearzot 1982 che non leggiamo pezzi davvero pesanti contro il selezionatore in carica o contro la FIGC) non sia esattamente… una linea.
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