Attualità

Via col vento razzista?

Indiscreto 10/06/2020

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Via col vento è un film razzista? O comunque contiene stereotipi razzisti? La risposta è indubbiamente sì, ma non è certo solo questo che ha portato la HBO a cancellare il film più famoso di tutti i tempi dalla sua piattaforma di streaming HBO Max. Il momento politico, con le proteste dopo la morte di George Floyd, suggeriva questa furba mossa di marketing ed evidentemente HBO Max ritiene il suo pubblico diverso da quello della NASCAR.

Il punto è un altro ed è il seguente: tutti in senso ampio siamo razzisti e discriminiamo. La maggior parte di noi è indifferente al colore della pelle, ma nei suoi giudizi tiene conto di sesso, idee politiche, religione, aspetto fisico, convenienza, magari anche squadra tifata, e chissà di quanti altri parametri. Le recenti polemiche sul distanziamento sociale, che ha scatenato l’indignazione a seconda del colore politico delle piazze, ne è un buon esempio. Ci vogliono quote per chi è di destra o simpatizzante della Ternana?

Per questo prendersela con Via col Vento, un film del 1939 (!) ambientato durante e dopo la Guerra di Secessione, oltretutto un film anche parecchio ‘avanti’ (si pensi solo al modello di donna proposto da Rossella, contrapposto alla pallosa e finta Melania, moglie dell’impresentabile Ashley) sortirà l’effetto contrario a quello desiderato. In attesa di un film sulla Confederazione in cui i neri nella Georgia dell’Ottocento siano rappresentati come avvocati, imprenditori e startupper ci teniamo Rhett, l’uomo che tutti vorremmo essere, e Rossella, la donna che tutte dovrebbero essere.

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