Atletica

Un monumento per Carlo Vittori

Stefano Olivari 06/10/2020

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In una chat per appassionati di atletica leggera abbiamo letto che il prossimo 15 ottobre, giovedì, ad Ascoli Piceno verrà inaugurato un monumento a Carlo Vittori: appuntamento alle 17 presso la Sala della Ragione di Palazzo Capitani, in Piazza del Popolo. Magari ci sbagliamo, ma crediamo sia il primo caso nella storia di una statua dedicata ad un allenatore di atletica.

Onore peraltro meritatissimo, non perché il professor Vittori abbia scritto (grazie all’amicizia con Oscar Eleni) su Indiscreto, o per lo straordinario lavoro del passato che ha avuto in Pietro Mennea il punto più alto, ma perché tuttora, a quasi cinque anni dalla morte, Vittori è studiato e citato da tanti tecnici di alto livello, non solo del suo sport, soprattutto per i suoi testi sacri riguardanti il miglioramento della forza (rapida, esplosiva ed elastica) e un po’ meno per l’altra grande parte del suo pensiero, quella psicologico-motivazionale (ci parlava di ‘trasfigurazione dell’atleta’: chi non ne è capace non andrà mai avanti), che fu utilissima anche per lo storico recupero di Baggio ai tempi della Fiorentina. Insomma, Vittori non è solo un nome da nostalgia.

Poi gli esseri umani sono per l’appunto umani ed abbiamo notato che anche dopo la morte Vittori ha conservato molti avversari, come è logico per un personaggio dal carattere fortissimo (certo non quello visto nella fiction su Mennea, e dire che noi lo abbiamo conosciuto già pacificato con il mondo) e, per dirla in italiano del 2020, divisivo. Di sicuro quest’uomo era innamorato dell’atletica e fino alla fine lo si vedeva sui campetti più improbabili, ad inseguire un sogno.

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