Spezzoni

17 Marzo 2010 di Stefano Olivari

Mentre stiamo abbassando i toni, ci stiamo anche macerando per capire come gestire dal punto di vista statistico quanto accaduto in uno stadio italiano (non di proprietà). Parliamo di Cesena-Sassuolo, temendo di far calare l’audience.
La partita era stata giocata lo scorso 5 marzo, sospesa al 73’ per una bufera di neve ed è ripresa ieri dallo stesso minuto. Alla fine di tutto ha vinto il Sassuolo 1 a 0, grazie al primo gol in carriera di Nicola Donazzan, portandosi a un punto dal Lecce capolista. Adesso il problema è: tutti quelli che sono scesi in campo fra il 5 marzo e ieri devono andare nel tabellino (esempio: il Sassuolo ha utilizzato in tutto 18 giocatori), oppure si tratta di due partite diverse? La Gazzetta ha scelto la seconda strada, la Figc una soluzione ibrida: tenendo distinti dal punto di vista amministrativo i due spezzoni ma cercando anche di ricreare le stesse condizioni di due settimane fa mandando la stessa terna arbitrale. Come nel caso della squalifica per bestemmia, a fare da cavie sono i piccoli e dubitiamo che in condizioni analoghe si sarebbe spezzata una partita decisiva per lo scudetto. Se quel Perugia-Juventus del 2000 si giocasse oggi, chi avrebbe mai il coraggio di sospendere un incontro con una grande in difficoltà per farlo proseguire con il bel tempo? A parità di onestà arbitrale, meglio comunque le regole di oggi.
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