Sistemisti e perdenti

15 Novembre 2008 di Stefano Olivari

Lo scommettitore non professionista è sempre alla ricerca del mitico sistema per vincere, quando non occorre essere Cardano o Pascal per capire che l’unico metodo ‘matematico’ per arricchirsi è che un evento abbia una possibilità di verificarsi superiore a quella evidenziata dalla quota. Fra i sistemi spacciati sul web e nei bar i più famosi sono senz’altro quelli a correzione d’errore, le cui logiche sono mutuate da quelle usate per il moribondo Totocalcio. Per spiegare uno dei più popolari prendiamo quattro partite da vittoria intorno all’1,70 (mettiamo Liverpool 1,75, Bari a 1,73, Everton a 1,75 e Sampdoria a 1,70) e giochiamo le quattro combinazioni possibili: in caso di quattro pronostici azzeccati avremmo un utile superiore al 100% della somma investita, nel caso ne avessimo sbagliato uno dovremmo stracciare tre bollette mantenendo un utile intorno al 25%. Aumentando il numero di eventi presi in considerazione il concetto diventa più chiaro (esempio: con 5 eventi avremmo 10 combinazioni di triple), ma il problema rimane sempre quello di trovare le partite ‘value’. Molto meglio allora mescolare considerazioni matematiche elementari e nostra presunta competenza, puntando sulle singole: in questo fine settimana le nostre tre giocate da 10 euro vanno su Valencia (1,37 stasera con il Gijon), Werder Brema (1,50 domani con il Colonia), e Sampdoria (sempre domani a 1,70 con il Lecce). Lasciando i ‘sistemi’ ai loro venditori: chi batte costantemente i bookmaker non ve lo viene di sicuro a raccontare.

Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it
(Pubblicato sul Giornale di sabato 15 novembre 2008)

Share this article