Sexy Girl

18 Aprile 2008 di Stefano Olivari


Da tempo non avevamo notizie di Sabrina Salerno ed è stato quindi interessante leggere l’intervista che Andrea Scarpa le ha fatto per Vanity Fair della settimana scorsa. L’icona dell’Italo Disco della seconda metà degli anni Ottanta (più in Spagna che in Italia) ha compiuto 40 anni il 15 marzo scorso, è sposata con un imprenditore ed ha un figlio piccolo. Le notizie sono che che il 17 maggio si esibirà allo Stade de France di Parigi insieme ad altri artisti di culto ottantesco come Lio (Amoureaux solitaires) e Jimmy Sommerville (Smalltown boy, quando era con i Bronski Beat), nell’ambito di un tour chiamato Rfm Party ’80, che in passato ha rifiutato di fare un canzone con Prince, che non è mai stata l’amante di Berlusconi (fama che peraltro nel mondo dello spettacolo non si nega quasi a nessuno) ma lo è stata del suo produttore Claudio Cecchetto, il quale di recente per prestare ‘Boys’ ad uno spot di Dolce & Gabbana avrebbe chiesto 300mila euro (porta in faccia da parte del dinamico duo). Per noi Sabrina sarà sempre quella di Premiatissima (Canale 5 1985, insieme a Johnny Dorelli), di Sexy Girl (sigla del Festivalbar 1986), Boys e My Chico. I suoi ed i nostri anni Ottanta finiscono nel 1991, con la ‘Siamo donne’ cantata a Sanremo con una Jo Squillo ex punk e neo-Fininvest. Una canzone, la prima da lei cantata in italiano, che rappresenta bene anche la Sabrina di oggi: matura e intelligente, con i problemi familiari dell’infanzia lasciati alle spalle, attaccata emotivamente a quegli anni travolgenti ma non alla Sabrina di quegli anni.

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