Quanto paga YouTube la musica

Per lo streaming il 2020 è stato un anno record e soltanto la controllata di Google ha pagato 4 miliardi di dollari di diritti...

9 Giugno 2021 di Indiscreto

Tutti guardiamo video musicali su YouTube, o canzoni cantate in vecchie trasmissioni televisive, anche se magari siamo abbonati a Spotify, Deezer, Apple Music, eccetera. Per l’utente è apparentemente (il prodotto siamo noi) gratis, ma a YouTube quanto costa far ascoltare musica online? Qualche giorno fa abbiamo letto su Music Business Worldwide che il Global Head of Music (grand’uff., lup. mann.) di YouTube, Lyor Cohen, ha detto che l’azienda nel 2020 ha pagato oltre 4 miliardi di dollari ai detentori dei diritti. Soldi derivanti sia dagli annunci pubblicitari di YouTube sia dagli abbonamenti a YouTube Music/YouTube Premium.

Per fare un confronto, Spotify sempre nel 2020 ha pagato di diritti, in varie forme, sui 5 miliardi. E per farne uno ancora migliore, YouTube (cioè Alphabet, cioè Google) ha nel 2020 incassato nel 2020 19,78 miliardi di pubblicità (la proiezione per il 2021 è sui 29 miliardi…) per tutti i suoi video, anche quelli del nipotino che si sporca la maglietta di Nutella. In pratica la musica vale il 20% di YouTube. Dei 4 miliardi del 2020 il 30%, quindi 1,2 miliardi, arriva da contenuti generati dagli utenti: insomma, non da Billie Eilish, ma da aspiranti Billie Eilish nella loro cameretta.

Il mercato mondiale della musica registrata vale 21,6 miliardi di dollari, stando ai numeri 2020, ed è un mercato ormai dominato dallo streaming (in Italia la quota di mercato è del 64% (fonte: FIMI). In mezzo a tante lamentele del tipo ‘Non ci sono più i bei dischi di una volta’ e ‘Internet ha distrutto tutto’ bisogna registrare una crescita per il sesto anno consecutivo e numeri assoluti mai raggiunti nella storia. Poi è chiaro che l’utente di oggi grazie alle possibilità tecnologiche premia spesso il già sentito. Ai nostri tempi nessun ragazzo avrebbe ascoltato volontariamente la musica dei suoi genitori, oggi il confronto con i grandi del passato è immediato e quasi sempre perdente. Insomma, per i ‘nuovi’ è più dura guadagnare ma in generale la musica con il web non ci ha perso.

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