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Attualità

Più Fertility day, giusto per non morire

Indiscreto 01/09/2016

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Sono bastati pochi e ingenui spot di promozione per il Fertility Day del prossimo 22 settembre per scatenare i talebani del laicismo, perché purtroppo anche noi laici abbiamo i nostri talebani. Il Fertility Day non è, come suggerirebbe il nome, un giorno in cui finalmente si scopa ma un’iniziativa (convegni, tavole rotonde, stand informativi, eccetera) del Ministero della Salute per ricordare i pericoli a livello nazionale della denatalità e  per sottolineare che per chi volesse figli farli a 30 anni è più facile che farli a 40. A livello intuitivo il discorso si applica di solito alle donne, ma in termini di probabilità anche gli uomini intenzionati ad avere una discendenza dovrebbero stare molto attenti. Non si tratta insomma di mettere una tassa sui single o di trattarli come ai tempi del fascismo, eppure dalle reazioni che stiamo leggendo sembrerebbe di sì. La questione politica è semplice: il fatto che ci siano sempre meno italiani veri è un problema, grave adesso e gravissimo nei prossimi decenni, non per il mondo che giustamente di noi se ne frega ma per l’Italia nel suo complesso. Un problema demografico in senso stretto, ma anche un problema sociale (a meno che qualcuno trovi esaltante un paese di vecchi con badante) e culturale, visto che molti immigrati arrivano da culture integrabili in quella italiana ma molti altri no. Balotelli al Nizza (ci piace buttare in vacca anche i discorsi seri) è un buon pretesto per ricordare Garibaldi e il Risorgimento: unica pagina davvero gloriosa della storia italiana, quando si è combattuto per qualcosa e non soltanto contro qualcuno. E questo qualcosa era l’Italia, fatta da italiani e cioè da gente che pur nella differenza aveva un minimo comune denominatore. L’Italia vi fa schifo? Fate prima ad andarvene. Personalmente poi ognuno è libero di fare le sue scelte (noi pur apprezzando Tom Bradford abbiamo zero figli), ma un governo italiano di qualsiasi colore ha il dovere di lavorare per la sopravvivenza degli italiani, in aggregato. Ricordando anche che, rimanendo su cifre ufficiali, nel solo 2015 nel nostro paese ci sono stati 110.000 aborti. In dieci anni di Vietnam i caduti americani furono meno di 60.000… Uno Stato deve ragionare diversamente dai suoi singoli cittadini, non può essere sempre colpa di Renzi, Lorenzin, Berlusconi, Prodi, eccetera anche quando vengono ricordate cose ovvie.

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