Nello spazio con il capitano Kirk

14 Ottobre 2021 di Paolo Morati

A novanta anni suonati un entusiasta e commosso William Shatner è diventato l’uomo più anziano di sempre ad aver volato nello spazio. A bordo della Blue Origin, l’attore canadese ricordato soprattutto come il capitano James Tiberius Kirk di Star Trek è quindi finalmente (e veramente) salito su una navicella spaziale per superare la prima frontiera con il cosmo anche se per appena 10 fantastici minuti.

La Blue Origin non è certamente l’Enterprise e a differenza di quest’ultima non si è allontanata per inoltrarsi nello spazio profondo ed esplorare strani nuovi mondi alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà. Eppure l’evento ci ha provocato una certa emozione, proprio considerando ciò che a livello simbolico Shatner (o meglio Kirk) rappresenta per gli appassionati di fantascienza, trasformando per un attimo la fantasia in realtà, come se da un momento all’altro dovessimo renderci incredibilmente conto che i vulcaniani esistono.

Non sappiamo se e quando i voli spaziali privati diventeranno una ‘commodity’ e quindi accessibili a tutti (oggi servono come minino qualche centinaio di migliaia di euro per un biglietto), ma appare chiaro che la strada tracciata dal progetto di Jeff Bezos al pari di quelli Space X e Virgin Galactic, rispettivamente supportati da Eleon Musk e Richard Branson, sia destinata a rivoluzionare prima o poi il concetto di turismo così come lo conosciamo oggi.

Tutto questo in attesa che, invece, si riesca a tornare sulla Luna (complottisti permettendo) e, chissà quando, anche su Marte dove per ora si è arrivati solo con gli ormai collaudati rover. Anche perché il ‘pianeta rosso’ sembra di fatto essere il vero obiettivo, o meglio dire ‘sogno’, di questo secolo.

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