Forum delle eccellenze (ovvero, Mirabelli non era da Inter)

12 Settembre 2016 di Stefano Olivari

Tavola_Fredda_2014Il giorno dopo Pescara-Inter è un lunedì come tanti altri, per lo meno al Champions Pub di via Novara. Se Hillary Clinton fosse colta da malore proprio lì, davanti al Simply, nessuno chiamerebbe un’ambulanza e tutti continuerebbero a discutere del reale valore di Icardi. È non perché il bar sia pieno di elettori repubblicani, al di là del fatto che quasi tutti riconoscerebbero più facilmente la faccia di Suso. Lifen sta alla cassa, battendo uno scontrino ogni sedici, vestita come se ancora lavorasse al nails center di famiglia (una sua ex dipendente ne ha messo in piedi uno itinerante, su un Ape Piaggio, che gravita in zona Isola), Paolo-Wang serve penne alla sorrentina agli impiegati della Tuboplast senza avvertirli (visto che li odia) dei 1320 gradi di temperatura e Alessandro-Zhou sogna i Giochi di Milano 2028. Fra un ‘Lapadula doveva giocare dall’inizio’ e un ‘Hai visto Balotelli?’ gli occhi dei maschi presenti sono però quasi tutti per Mariella, inspiegabilmente sempre più abbronzata: osservando la catenina sulla caviglia, Max non può non pensare che secondo molti la collocazione a destra significa disponibilità sessuale (a lui però non l’ha mai data), mentre per la prima volta nota sul suo polpaccio sinistro alcuni caratteri orientali: cinesi, o giapponesi, o chissà che cosa. In qualche modo cercherà di scoprirne il significato.

buffaVincenzo è invece attizzato da La posizione di Hidegkuti, che medita di ribattezzare soltanto Hidegkuti perché una parola sola è più di impatto. Un po’ come il George di John Kennedy junior, suggerisce Pier Luca… Per il numero zero userà anche il contributo di un giovane allenatore di Pinarella di Cervia, momentaneamente senza squadra ma laureato in storia dello sport all’università online Guido Gozzano, con sede legale a Malta e operativa a Benevento. Questo ragazzo, al quale i genitori hanno imposto il nome di Ridge, ha preparato, gratis, 73.000 caratteri di Word dall’accattivante titolo ‘Le 93 differenze e i 27 punti di contatto fra Montolivo e Van Hanegem’. Ma Vincenzo guarda sempre avanti, grazie anche alla cattiva dentatura (ma cosa cazzo mangiano?) degli abitanti di Isernia che consente al padre di mantenerlo. L’ultima è che si è iscritto al Forum delle Eccellenze, i prossimi 19 e 20 novembre, il cui contenuto sarebbe incomprensibile all’anziano dentista. Testuale dal sito: “Il Forum delle Eccellenze è un grande evento formativo ed esperienziale che fornisce gli strumenti pratici indispensabili per pianificare il tuo futuro. Grazie all’apporto di trainer di fama internazionale, potrai aprirti ad una nuova entusiasmante visione del presente e delle sue opportunità, imparando a sostituire i concetti inadatti alla realtà attuale con quelli che stanno plasmando il mondo ora. Non una conferenza o un seminario, quindi, ma un luogo ed un momento da cui trarre ispirazione per ampliare la tua vision e attingere a “buone pratiche” per realizzare il tuo percorso verso l’eccellenza, con concretezza ed orientamento al risultato“. Fra i relatori anche Buffa e Gramellini. Ma con tutto il rispetto per lo storytelling Vincenzo e Pier Luca, entrambi iscritti, sono stati conquistati soprattutto dallo slogan: vision, inspiration, impact. Chiarissimo, non c’è nulla da spiegare. E pazienza se a Isernia non lo capiscono.

mirabelliFra le eccellenze del Champions Pub c’è di sicuro Budrieri, che ieri ha letto sulla Gazzetta che Mirabelli da capo degli osservatori dell’Inter è passato al Milan di Fassone, dove dopo il closing dovrebbe fare il direttore sportivo. Max, che non apre un giornale cartaceo dagli anni Novanta, si è incupito perché Pasquale Guarro di Calciomercato.com gli ha dato un buco e lui ha cercato di rimediare con un mediocre pezzo sulle figlie di De Boer sui vari siti del gruppo editoriale di Vincenzo e Pier Luca, gruppo da poco ribattezzato Experience. Vincenzo non ha però avuto pietà e gli ha detto che quello letto per Mirabelli è il giornalismo emozionale che vorrebbe su SuperMegaInter, più storytelling e meno notizie (che ormai sono commodity, ha osservato Pier Luca) grezze. Mirabelli un autentico fenomeno, stando agli articoli letti su varie testate, uno che passa oltre due mesi all’anno in Sudamerica a scoprire talenti. Budrieri, più felice del solito perché D.J. John è partito per tre giorni in Puglia al funerale di uno zio (biglietto del treno pagato dall’Erminia, che sabato si è fatta smaltare con colori tipo tigre le unghie dei piedi) e forse spera in qualcosa di eredità, ha rimesso tutto nella giusta prospettiva: “Ma chi ha mai scoperto questo Mirabelli? Joao Mario che è campione d’Europa? Banega che era il leader del Siviglia? Candreva che gioca in Nazionale? Erkin che è già partito? I giornalisti di oggi non hanno memoria storica, l’Allodi non aveva bisogno di osservatori ma sapeva già chi prendere. Dai retta a me, Mirabelli non era da Inter”.

(Quarta puntata 2016-17, forse continua).

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