Corte Suprema

26 Giugno 2022 di Gli amici di Budrieri

Gentile Direttore, ci scusi se dalla trumpiana periferia ovest di Milano la disturbiamo mentre con i suoi colleghi sta discutendo di Roe vs Wade (dite proprio così, Roe vs Wade, e con la camicia bianca dell’UPIM vi sentite Riotta) e dell’ammissione dei trans alle gare femminili, convinti di essere dalla parte giusta della storia. Anche lei, nonostante sia cresciuto idolatrando Budrieri e avendo la pizza dal Calafuria come unica uscita mondana per almeno tre decenni, fa ormai parte di questa gente. Gente destabilizzata dal fatto che a sparare ai gay di Oslo sia stato un musulmano norvegese e non un iscritto a Fratelli d’Italia. Gente che intervista Elodie e non si vergogna di parlare di ‘scena urban italiana’. Gente che manifesta per la libertà di disporre del proprio corpo e poi attacca Djokovic. Gente convinta che il federalismo statunitense coincida con l’abolizione del diritto all’aborto. Gente che vuole l’auto elettrica, perché disturba meno gli aperitivi della città in 15 minuti. Gente che vorrebbe imitare la BBC, che corregge ‘donne incinte’ con ‘persone incinte’.

A Milano il razionamento dell’acqua è partito non dalle fontane, come sta scrivendo la stampa di regime, ma dal trilocale di Budrieri, ritenuto non soltanto da Sala emblema della mascolinità tossica, del patriarcato, del putinismo e della penetrazione degli hacker russi in ogni ente pubblico o privato. Quarant’anni alla guida dei mezzi ATM e una solida fede socialista non hanno evitato questa umiliazione ad un uomo mai sceso a compromessi, che ieri sera a casa ha ricevuto la solita telefonata dell’amico Biden, che quando può muoversi al di fuori della woke culture perde i freni inbibitori: “Ciao Budrieri, disturbo? Stavi facendo all’amore con quella bella figa dell’Erminia? Se non sbaglio l’ultima volta che è successo ci allenava Mariolino Corso“. La risposta è stata arguta: “No, perché il sesso per noi deve essere sempre finalizzato alla procreazione“. Il presidente USA, molto più in forma di come venga descritto, è venuto subito al punto: “Non vorrai rompere il cazzo anche tu con l’aborto? Volevo chiederti soltanto quando annunciamo Onana. Già il nome mi sta sul cazzo, mi ricorda quel fighetto di Obama“. Budrieri, che ha visto nella porta dell’Inter Pagliuca e Julio Cesar, Bordon e Zenga, non può certo mettersi a discutere di Onana e ha tagliato corto: “Forse venerdì prossimo, comunque a me il calcio non interessa più da quando è diventato entertainment”.

Per un uomo intelligente ci sono però milioni di cretini, poco interessati all’autosufficienza energetica dell’Italia ma molto al futuro di Asensio, Di Maria e Dybala. Per fortuna il progetto giovani di Gravina prosegue: tutti gli addetti ai lavori del calcio stanno parlando di Bamba, che continua ad abitare a casa Budrieri e a nutrirsi soltanto delle Pringles rancide rubate al Champions Pub. Il ragazzo, sia pure quarantaduenne, senegalese, è appena stato promosso in quarta all’ITIS Diogo Jota, di cui è il migliore studente oltre che un modello di integrazione (è l’unico studente di questa prestigiosa scuola in zona Primaticcio che non abbia pisciato addosso a un professore), e sta valutando le offerte di diversi procuratori. Piace sempre di più a Mancini, che gli ha proposto di diventare anche lui testimonial delle Marche (“Se puoi diventare italiano puoi diventare anche marchigiano“), e Adani ha mandato alcuni suoi video anche a Bielsa, che gli ha scritto subito una mail entusiasta: “Bamba gioca il calcio del 3000, liquidissimo, senza più ruoli e nemmeno obbiettivi, se non quello di guadagnare tempi di gioco. L’Occidente ha superato il mito della figa, supererà anche quella del gol“. Frase coraggiosa, degna di un tecnico visionario come El Loco.

Certo un uomo come Budrieri non può mettersi a discutere di calcio, ma nemmeno di virologia o di pastorizia, con i maghrebini incollati all’angolo del videopoker, al punto da sembrare quasi un’installazione del fuorisalone. Ha poco in comune, forse soltanto il passaporto, anche con gli italiani del Champions Pub, menti acute che in cinque minuti riformerebbero la Corte Suprema se non fossero troppo impegnati ad analizzare il contratto di De Ketelaere. Subumani che si esprimono nell’italiano zoppicante dei giornalisti sportivi, con la frase “È un profilo che piace” alternata a “Affare concluso, ma c’è ancora distanza fra domanda e offerta”. Lobotomizzati che ti spiegano perché il Karagūmrūk sarà un ottimo trampolino per Pirlo e vedono tesoretti ovunque, oltre che Pinamonti a 200 milioni. L’unico tesoro che ha l’Italia è quest’uomo di 77 anni, che purtroppo sarà rivalutato soltanto dopo morto.

*Ciò che avete appena letto è uno scherzo, anche se non tutto è falso. Ai nostri tempi lo avrebbe capito anche un bambino, nel 2022 ci vuole il disclaimer.

Per contattare il maestro Budrieri, che non ha internet ma è presentissimo sul dark web (dove acquista droga dello stupro, oltre ad armi semiautomatiche, arretrati di Blitz e abbonamenti a Telepiù Grigio): info@indiscreto.net

 

 

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