Cessi freddi contro Putin

8 Aprile 2022 di Gli amici di Budrieri

Gentile direttore, ci scusi se dalla trumpiana periferia ovest di Milano la disturbiamo mentre starà discutendo di resilienza e sostenibilità con i suoi colleghi o con i vicini progressisti della sua bella casa in centro. Gente davvero convinta che basti mettersi un maglione d’inverno o stare più leggeri d’estate per far paura a Putin. Gente convinta che il russo medio non possa vivere senza Netflix, il Brunello e la borsa di Chanel. Gente per cui la libertà conta più della salute, quando per due anni ci ha detto il contrario. Gente che si commuove per la tivù del dolore ed i titoli massacro-orrore, cose che rovinano il weekend. Gente che manderebbe armi a tutti ma non combatterebbe mai contro nessuno. Gente che esulta per la sospensione della Russia dal Consiglio dei diritti umani, peraltro mai sentito nominare, di cui fanno parte Cina e Qatar. Gente che parla di patria e si mette la maglietta verde per fare spinning al Virgin, ma si è fatta raccomandare per evitare il servizio di leva a 200 metri da casa. Gente che invita a credere ai media seri, quelli che su indicazione di Bush e Blair ci raccontavano delle armi di distruzione di massa dell’Iraq. Gente inutile vomitata da Google, che sa tutto di Zielinski come di Zelenski.

Gli spacciatori maghrebini sono incollati all’angolo del videopoker, da domenica stanno discutendo di Juventus-Inter con l’italiano stentato e improvvisato appreso dai giornalisti sportivi. Dalle loro bocche escono suoni gutturali come ‘Step on foot‘, ‘Bianconeri poco cinici in zona gol‘, ‘Bastoni tocca Zakaria‘ e ‘Inzaghi ha ricompattato la squadra‘. Troppo per un uomo del livello di Budrieri, che non vuole perdere nemmeno un minuto a spiegare a quei subumani e alle altre menti acute del bar perché l’Inter meritasse di perdere 3-0 ma con Ambu e Muraro al posto di Dzeko e Lautaro Martinez avrebbe vinto 4-0.

Comunque dopo la partita il Gianni ha portato Budrieri a festeggiare a Figino, nei pressi dell’inceneritore dell’AMSA, ma il travesta era un po’ giù di tono e dopo avere svolto il compitino con il Gianni si è messo a discutere con Budrieri della prestazione di Danilo (curiosamente anche lui si chiama Danilo). Sulla via del ritorno, passando davanti ad una roulotte, Budrieri ha pensato alla zingara e ha deciso di chiedere un favore all’amico Biden. Lunedì, quando il presidente USA lo ha chiamato durante Milan-Bologna per parlare del più e del meno (“La nostra intelligence mi dice che Messias è sopravvalutato: sei d’accordo?“) , è stato molto diretto: “Se ti do qualche indizio su una zingara, adesso sarà sui 25 anni, puoi farmela rintracciare dai vostri droni?“. Biden ha avuto uno dei pochi momenti di lucidità dell’ultimo anno: “Ma dai, Budrieri, un mito come te crede ai droni e alle bombe intelligenti? Sono le cazzate che facciamo scrivere ai giornalisti. Come dici? Pensi che all’FBI basti una ciabatta per rintracciare una donna? Non mi sarai diventato anche tu un finocchio tossico di serie tivù americane… Dai, rivolgiti ai carabinieri“.

L’ex colonna dell’ATM ha seguito al Champions Pub uno dei notiziari di Sky Tg 24, ogni tanto i maghrebini mettono lì per vedere le giornaliste fighe ed avere ispirazione durante la permanenza nel cesso del locale (da programma dei Tong sarà pulito il prossimo anno del Drago), ascoltando Draghi fare quella battuta sull’alternativa fra la pace e l’uso del condizionatore o del riscaldamento. È evidente che l’ex capo della BCE non si è mai seduto sull’asse di un cesso di periferia, che dall’1 gennaio al 31 dicembre è sempre ghiacciata, in locali dove anche con i quadrupli vetri e serramenti nuovi (che peraltro nel trilocale dei Budrieri, che presto gli sarà espropriato in quanto oligarca, non ci sono) si sentono spifferi siberiani. Nessuno ha mai capito perché in periferia i cessi abbiano questa temperatura e gli asciugamani siano sempre ruvidi, oltre il confine della carta vetrata. In estate negli altri locali la temperatura raggiunge i 62 gradi, ma il cesso rimane ghiacciato. Certo chi riesce a farsi una sega lì (e D.J. John spesso ce la fa), usando il Dipiù Tv dell’Erminietta, potrebbe riuscirci dappertutto.

Della temperatura si è lamentato anche Bamba, che ormai vive insieme al cugino e quindi a casa Budrieri. Domenica mattina è andato a giocare a Trenno ed è stato ingaggiato all’istante dalla proverbiale squadra di terroni dispari, tutti vestiti Legea (ma da tennis) ed è stato subito notato da Evani, che era lì a caccia di talenti per Mancini e lo ha invitato ad avviare le pratiche per il passaporto italiano, per meriti scolastici (all’ITIS Diogo Jota in zona Primaticcio è l’unico che non abbia ancora bruciato l’auto ad un insegnante). Le do una notizia, anche se in teoria il giornalista sarebbe lei: ai Mondiali del 2026 la nostra coppia di centrali difensivi sarà Bamba-Luiz Felipe e così potrà scrivere che il calcio italiano è rinato.

Il giornalismo sta ormai stretto a Ridge Bettazzi, che questa settimana per Hidegkuti si è limitato ad un longform sui 10 migliori movimenti senza palla di Goretzka per poi concentrarsi su Beppe Savoldi e gli anni di piombo: Ping gli ha detto di avere buonissimi contatti con Gallimard, può quindi essere che il romanzo esca prima in francese che in italiano. Sarebbe la grande rivincita del peggior studente del liceo classico Alessandro Bianchi di Cervia, al quale la professoressa di italiano chiedeva di consegnare in bianco così che gli potesse mettere almeno un 2. Siamo arrivati a Savoldi che al mercato di novembre viene ceduto dal Gladbach al Napoli, con Lattek ed i giocatori che festeggiano la sua partenza. Stielike gli grida ‘Pizza, mandolino’ ed Heynckes uno ‘Scheiß-Italiener’ che Savoldi interpreta come una richiesta di adesione alla RAF. Il forte attaccante bergamasco arriva così a Napoli, dove però trova uno spogliatoio troppo moderato: Bruscolotti vota per i liberali, Juliano per i socialdemocratici, Massa ha simpatie democristiane. Si trova in sintonia soltanto con Burgnich, che ha come obbiettivo quello di far aderire tutti i calciatori italiani a Democrazia Proletaria. Al di là dell’ideologia Savoldi vuole però passare all’azione, non in campo perché Vinicio lo ritiene più scarso del magazziniere ma colpendo qualche nemico del proletariato. In Germania era Vogts, in Italia Moretti gli dice che l’obbiettivo dovrà essere Giubertoni. Il capitolo si chiude, in maniera un po’ forzata, con un sedicenne Buffa che a Compton racconta della bella amicizia fra Wilt Chamberlain e Sabadini, e viene sprangato da due spacciatori di eroina di sette anni.

Adesso la salutiamo, Direttore, sappiamo che ha da fare cose importanti per l’umanità tipo scrivere di Zaniolo o capire se si può ricostruire un rapporto fra Sarri e Tare. Paolo-Wang si è messo in testa di scalare Atlantia insieme a Florentino Perez, ma per il momento fa il barista per i Tong a 12 euro al giorno più le mance (l’ultima mai data in periferia risale ai tempi di Pillitteri), con aperte più posizioni short. Le vogliamo soltanto dire che in periferia non leggiamo giornali, guardiamo poca televisione e pochi siti web, non abbiamo grandi conoscenze. Ma non siamo stupidi. In Budrieri si è risvegliato qualcosa, e non è questione di Cialis.

*Ciò che avete appena letto è uno scherzo, anche se non tutto è falso. Ai nostri tempi lo avrebbe capito anche un bambino, nel 2022 ci vuole il disclaimer.

Per contattare il maestro Budrieri, che non ha internet ma è presente sul dark web (dove acquista droga dello stupro, oltre ad armi, arretrati di Blitz e abbonamenti a Telepiù Grigio): info@indiscreto.net

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