L’uomo che valeva una lega

29 Marzo 2007 di Stefano Micolitti

Da cultori della ABA, ovviamente quella vera, e collezionisti-storici-maniaci di tutto ciò che riguarda quell’epoca, non possiamo non infliggere ai lettori della Settimana Sportiva il nostro personalissimo All Time Team dei Nets, nelle loro varie incarnazioni del presente e del passato e con le solite regole (nessun giocatore della squadra attuale): New Jersey Americans (ABA 1968), New York Nets (ABA 1969-1976, NBA 1977) e New Jersey Nets. In attesa di Brooklyn… ALL TIME MVP JULIUS ERVING – forward (1973-1976), vedi anche i Philadelphia 76ers trattati nell scorse settimane. Doctor J al suo meglio…due titoli in tre anni per colui che non solo era la franchigia, ma addirittura la Lega (cioé la ABA). Il giocatore più forte del pianeta all’epoca fu il primo cestista a trascendere il suo sport e a diventare un personaggio di culto a livello mondiale in una lega che aveva appena una manciata di partite trasmesse in tv in tutta la stagione. La leggenda di Doctor J crebbe a dismisura, arricchita quotidianamente dai racconti di chi aveva visto cose mai neppure immaginate prima. Julius, fisicamente integro, anche se cominciavano ad apparire le classiche ginocchiere ed i sacchetti di ghiaccio a fine partita, dominò una lega che in quegli anni non aveva nulla da invidiare all’NBA; le sfide di exhibition di pre-stagione divennero vere e proprie battaglie dove, negli ultimi tre anni della sua esistenza, l’ABA schiantò i rivali della brown ball league con un umiliante record di 61-34. Avremmo voluto vederlo entrare nell’NBA in maglia Nets, senza le briglie tirate ed essere semplicemente Doctor J. ALL TIME FIRST TEAM STARTING FIVE F JULIUS ERVING (1973-1976) – Doctor J, con la meravigliosa maglia Nets di quegli anni e l’afro abbondante, mentre si libra in aria con il pallone tenuto in mano come un’arancia e rilascia un morbidissimo finger roll, rimane a oggi, per noi un po’ rincoglioniti, la più bella immagine che la pallacanestro abbia offerto nella sua storia. Il grande rammarico che da decenni ci tormenta è che il 99,9% delle straordinarie giocate del Doctor sia destinato a rimanere per sempre nella memoria dei pochi fortunati presenti alle partite in palazzetti semideserti, tra i quali giornalisti ed addetti ai lavori che spergiurano di aver visto numeri del Doctor assolutamente incredibili e mai più replicati da nessun altro…Tre volte MVP, due volte MVP dei playoffs, due titoli di miglior marcatore…nelle tre stagioni a New York sempre tra i primi dieci della lega in punti, rimbalzi ed assist…28.1 ppg, 10.8 rpg e 5.2 apg in carriera ai Nets…costantemente oltre il 50% dal campo…chiude il sipario sulla ABA con 37.6 ppg e 14.2 rpg nella vittoriosa serie contro Denver nelle finali del 1976…straordinario in gara 1 con 45 punti e canestro vincente dall’angolo sulla sirena con tre Nuggets attaccati ai pantaloncini ed ugualmente dominante con 31 punti e 19 rimbalzi nella decisiva gara 6, sua ultima partita in maglia Nets ed ultima partita ABA…due partite, queste ultime, che sono, insieme all’All Star Game 1976, le uniche testimonianze complete rimaste dell’avventura del Doctor in maglia New York…e, inutile dirlo, passano spesso sul nostro videoregistratore. F BUCK WILLIAMS (1981-1989) – Power forward di grande solidità e continuità di rendimento…bandiera dei Nets anni ’80…giocatore verticale e grande atleta ma anche molta, molta tecnica…mano morbidissima vicino al canestro con una buona varietà di movimenti…velocissimo in transizione. Uno dei migliori difensori della lega e cittadino modello. Rookie of the year 1982…3 volte All Star…16.4 ppg col 55% dal campo e 11.9 rpg nei suoi anni nel Garden State in una squadra non sempre eccelsa. C BILLY PAULTZ (1970-1975) – The Whopper !!??!!, The Whopper !!!!!!??????!!!!!!…ebbene sì, Billy Paultz è, a nostro parere, il miglior centro della storia dei Nets. La cosa che appare subito evidente è che i Nets non hanno mai avuto un centro dominante in oltre trent’anni di esistenza, ma non sottovalutate il Whopper che, a dispetto dell’aspetto bolso e sgraziato, è stato un signor giocatore, con mani molto disciplinate e cuore da vendere. Braccia molto lunghe e jumper rilasciato altissimo…non saltava 10 cm ma grande senso della posizione. Due finali ABA ed un titolo nel 1974, due volte All Star…15.5 ppg, 11.2 rpg e 50% dal campo in carriera ai Nets…17.7 ppg e 15.2 rpg nei playoffs del 1971, anno della sconfitta in finale con i Pacers. G JOHN WILLIAMSON (1973-1977 / 1978-1980) – Clutch player come ce ne sono stati pochi…fondamentale il suo apporto negli unici due titoli della storia dei Nets. Il ricordo più nitido che abbiamo di ‘Super John’ è il suo straordinario quarto periodo in gara 6 delle finali ABA 1976 contro Denver…con i Nets sotto di 22 a pochi minuti dalla fine del terzo quarto, Super John prese fuoco è ne mise 16 negli ultimi 12 minuti, trascinando i Nets alla conquista del loro secondo titolo. Fisico da running back, non poteva essere certamente definito un giocatore completo, ma, se c’era da metterla, Williamson aveva pochi rivali, indipendentemente dalla lega in cui si trovasse. In versione NBA, Super John ebbe stagioni da 20.8, 29.5, 22.2 e 17.7 ppg con i Nets, tirando intorno al 45% dal campo. Un brutto male ha portato via ‘Supe’ nel ’96, a 44 anni. G DRAZEN PETROVIC (1990-1993) – Per le regole che ci siamo dato il playmaker non può essere Jason Kidd ed allora piuttosto di un Kenny Anderson mettiamo in quintetto una guardia capace di tutto (si potrà dire combo guard?) come l’indimenticabile Drazen…insomma, non proprio un tipo alla Aldo Ossola…dopo un anno e mezzo di panca dietro Drexler a Portland approda ai Nets che, finalmente, gli danno un minutaggio importante e la lega si accorge di colpo che, forse, al di là dell’Oceano un pochino di basket si mastica. Primo europeo di grandissimo impatto, Drazen fa innamorare tutti i tifosi dei Nets con la sua carica straordinaria ed il suo talento da brividi…12.6 ppg in 20 minuti a partita il primo anno e poi protagonista in quintetto con stagioni da 20.2 e 22.3 ppg, tirando col 51% dal campo ed addirittura col 44% da tre…6’5” di grandissima velocità, si era irrobustito notevolmente rispetto alle sue stagioni in Europa, diventando praticamente immarcabile. Dove sarebbe arrivato se non ci fosse stato quel maledetto schianto il 7 giugno 1993 ? Chissà…comunque due anni sono stati sufficienti per lasciare un segno indelebile nella memoria degli americani…eletto nella Hall of Fame nel 2002; la sua maglietta col numero 3 (ritirato dai Nets) rimane ancora oggi una delle throwback più vendute. IN PANCHINA G STEPHON MARBURY (1998-2001) – Guardia-play di grandissimo talento e straordinari mezzi fisici…molto spettacolare, capace di schiacciate devastanti ed assist incredibili, discreta mano da fuori, anche se con range limitato. Non si possono certo discutere le sue statistiche nei tre anni passati ai Nets: 23.6 ppg e 8.1 apg ed una discreta media dal campo, visti i tempi, del 44%. Non è però mai riuscito a far fare ai Nets il salto di qualità, ad essere il giocatore che da solo ti trasforma la franchigia rendendo migliori tutti quelli che gli stanno intorno, in sostanza quello che è riuscito a Kidd la stagione seguente. Una volta All Star. G KENNY ANDERSON (1991-1996) – Play mancino molto tecnico e dotato di grande velocità, ottimo passatore…un tipo (con le dovute proporzioni) alla Tiny Archibald. Seconda scelta assoluta nel Draft del 1991, non ha mantenuto appieno le promesse ed è rimasto essenzialmente un buon giocatore e nulla più. Dopo un anno rookie con poco spazio, tre buone stagioni terminate tutte con uscita al primo round dei playoffs. Grande penetratore e discreto jumper dalla media, ma selezione di tiro alquanto sospetta a percentuali dal campo di poco superiori al 40%. Una volta All Star…15.3 ppg e 7.7 apg in carriera a New Jersey. F RICK BARRY (1970-1972) – Prima superstar a lasciare l’NBA per l’ABA…due stagioni ai Nets e finale persa in 6 partite contro i Pacers nel 1972. Tiratore micidiale con range illimitato e passatore fantast

ico, è stato il poster boy della lega fino all’arrivo di Doctor J. Pressoché infallibile dalla lunetta col suo caratteristico tiro a due mani dal sotto…membro permanente dell’All crybaby team per la sua abitudine a lamentarsi di continuo con gli arbitri. Hall of famer…30.5 ppg, 7.7 rpg, 4.4 apg e due volte All Star nei suoi anni a New York. F BERNARD KING (1977-1979 / 1993), vedi anche New York Knicks. Settima scelta assoluta del draft 1977…due buonissime stagioni in una squadra assai scarsa…playoffs raggiunti nel 1979 giocando praticamente in due (King e Super John)…purtroppo anche un bel po’ di problemi personali legati all’alcool e alla droga che hanno contribuito a far sì che la sua permanenza ai Nets durasse solo due anni. Problemi a parte, in campo Bernie era assolutamente immarcabile…da sottolineare, oltre ai 24.2 e 21.6 ppg, anche i 9.5 e 8.2 rpg, prestazioni a rimbalzo mai più eguagliate nella sua carriera. King, nei primi anni da pro, era anche un pessimo tiratore di liberi, con i Nets ne mise un desolante 56%…lavorando tantissimo arriverà, dieci anni dopo con i Bullets, a tirare addirittura con l’81%. F DERRICK COLEMAN (1990-1995) – Prima scelta assoluta del draft 1990 ed a buon diritto…6’10” dal talento immenso che ha vissuto proprio con i Nets i suoi anni migliori…mancino setosissimo, in grado di fare qualunque cosa su un campo da basket, se solo della luna giusta…il problema è che non sempre lo era. Anche se non ha raggiunto il livello autodistruttivo di Marvin Barnes, un po’ ce lo ricorda, sia come tipo di giocatore sia come carriera…nel caso di Coleman dobbiamo però dire che i numerosi infortuni sono stati un fattore rilevante più avanti negli anni. 19.9 ppg e 10.6 rpg in 5 stagioni ai Nets…tre apparizioni ai playoffs con 25 ppg e 13 rpg….una volta All Star. C MIKE GMINSKI (1980-1988) – Altro biancone molto simile a Paultz…spalle enormi, sgraziato ma con buona tecnica, anche se il jumper veniva rilasciato da sopra la spalla. Un po’ troppo soffice…non un gran rimbalzista. Quattro stagioni da panchinaro e quattro stagioni da protagonista…15.3 ppg e 8.3 rpg nei suoi ultimi quattro anni nel Jersey. Tiratore micidiale dalla lunetta con percentuali intorno all’85%. Grandi playoffs nel 1984 con 18.4 ppg tirando col 56% nei Nets, fermati da Milwaukee nella semifinale dell’Est. Ovviamente non abbiamo finito…

Stefano Micolitti
smicoli@tin.it

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