Lo stiramento di De Rossi

5 Luglio 2008 di Stefano Olivari

L’Europeo è sempre dentro di noi, che non ci rassegnamo alla routine mercenaria del calcio di club: sopportabile con il Viagra del tifo (meglio quello contro) ed il Cialis delle scommesse, ma sempre fondamentalmente triste. Un azzurro di cui non si può fare il cognome (quindi la responsabilità di quanto scriviamo è solo nostra) ha raccontato qualche ora fa un retroscena interessante di Spagna-Italia, ricordando come Donadoni sia stato crocifisso per avere tenuto Aquilani in campo fino quasi alla fine dei supplementari, nonostante fosse stanchissimo ed anche fuori posizione. La ragione è molto semplice: fatte le due sostituzioni necessarie per cambiare tatticamente la partita (Camoranesi per Perrotta e Di Natale per Cassano, in modo da sfidare con il 4-3-3 una Spagna che sembrava stanca) la terza era stata resa impossibile da De Rossi che in campo continuava a toccarsi la gamba ed a gridare a Donadoni ‘Fra un minuto mi stiro!’. Bravo De Rossi a stare in campo in una situazione a rischio, ma ovviamente condizionato il c.t. che solo alla fine ha tolto in ottica rigori. Mettendo un Del Piero che ha in parte replicato il numero della finale mondiale. Indicato come primo dei rigoristi da Donadoni, il Raul (nel bene e nel male) della Juventus ha chiesto infatti il quinto posto: se per paura di tirare subito o voglia di entrare di più nella storia solo lui lo sa. Fatto sta che i due rigori sono stati sbagliati da un mezzo infortunato, De Rossi, e da un giocatore mai trovatosi in situazioni simili ad un livello così alto, cioè Di Natale. A tirare il quinto non siamo arrivati. Poi la Spagna ha strameritato, al di là del fatto che Toni abbia tolto dalla testa di Grosso il gol della vittoria, ma ci sono tanti dettagli che turberanno per sempre i sonni di Donadoni.

Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it

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