Televisione
Lo sdegno composto della Orsomando
Indiscreto 25/08/2021
Nicoletta Orsomando è stata il simbolo di una televisione che non esiste più. Per fortuna, dirà qualcuno. Purtroppo, dirà qualcun altro. In pensione dal 1993, e scomparsa in questi giorni, la Orsomando è stata una delle più importanti annunciatrici, probabilmente la più importante, quei volti che introducevano i programmi della RAI. Ruolo fondamentale nel periodo analogico, in cui per sapere cosa andava in onda bisogna avere tra le mani il giornale o, per i più giovani, consultare il televideo.
La Orsomando insieme alle sue compagne di viaggio faceva apparizioni fugaci, di pochi secondi, restando in lunga attesa dietro le quinte negli studi prima dell’iconico ‘buonasera’. Questo perché andavano in video in diretta, a differenza delle loro controparti della tv commerciale che, dagli anni Ottanta, quasi sempre registravano gli annunci.
Ecco che la Orsomando, che per ragioni anagrafiche noi ricordiamo in video soltanto dagli anni Settanta, ma che aveva esordito nel 1953 per continuare nei quaranta anni successivi, manifestava una classe invidiabile e imperturbabile mentre inforcava gli occhiali con grande nonchalance, ammirata anche per quella acconciatura imitata da tante. Una grande personalità, la sua, espressa senza uscire dagli schemi della cortesia, ma con decisione quando necessario. Emblematico in tal senso l’annuncio di un dibattito sulla possibile prescrizione dei crimini nazisti nella Germania Federale.