L’impresentabile era Eto’o

15 Marzo 2010 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
Fra lo status di De Simone, la stampamercato e a grande richiesta il caso Balotelli…

Grande fermento alla Gazzetta dello Sport, dove fra qualche giorno potrebbe essere nominato un nuovo capo del settore calcio, cioè del settore che (piaccia o non piaccia, a noi non piace ma non ci piacciono tante altre cose) trascina le vendite di un giornale verso l’alto o verso il basso. Come esperti di stampamercato siamo un po’ arrugginiti, come editori non siamo mai iniziati mentre come giornalisti ogni tanto sbattiamo contro qualche notizia proprio perchè non ci consideriamo più giornalisti. Sì, dai, parliamo di Inter che è è l’unico argomento che interessa davvero a tutti, interisti e soprattutto non. Del caso Balotelli saprete già tutto, forse anche che Moratti starebbe meditando di ‘suggerire’ una sua (impossibile, mentre stiamo scrivendo, infatti tutto rimarrà nella testa presidenziale) convocazione all’ultimo secondo e che lui avrebbe detto a Mourinho di non considerarsi più un giocatore dell’Inter. Il vero pensiero del neo-acquisto di Raiola (e quindi di Moggi) è che a giugnò sarà Mourinho a salutare Appiano, il vero pensiero degli addetti ai livori è che il portoghese avrebbe convocato Balotelli se solo lui avesse passato una settimana con passatempi diversi. Solite cose da calciatori, ma a Stamford Bridge contro una squadra più potente allargare il campo sarebbe stato fondamentale. Pazienza, sarà per l’anno prossimo. Scriviamo tutto questo mentre non c’è ancora l’ufficialità dell’esclusione, ma poco cambia. I censori di Balotelli sono un esercito, quelli di Samuel Eto’o sono stranamente pochissimi: eppure è con lui che Mourinho ce l’ha davvero. Tornato in condizioni impresentabili dalla Coppa d’Africa, sembra suo fratello piccolo per intensità e rabbia: accollarsi il suo ingaggio pazzesco (oltre 10 milioni di euro netti a stagione fino al 2014, quando Eto’o avrà 33 anni) è stato il vero crimine sportivo-finanziario dell’operazione Ibrahimovic, la novità degli ultimi giorni è che sia diventato un problema anche dal punto di vista umano. Secondo quanto ci riferiscono, senza che noi si sia manifestato interesse per la materia (stavamo facendo una ricerca su De Simone, per capire se un anno avesse giocato a Cantù da straniero), Mourinho sarebbe rimasto deluso sotto vari profili da Eto’o e per domani starebbe meditando la clamorosa esclusione. Non ci stupirebbe quindi un attacco Pandev-Milito, a meno di colpi di scena. Non ci stupirebbe l’ennesima eliminazione con rimpianti. Dalla parte dell’Inter ci sono Burdisso alla Roma, quel mezzo gol di vantaggio, l’incognita Turnbull fra i pali del Chelsea e la palla che è sempre rotonda. Per cui mercoledì mattina faremo quelli che hanno capito tutto, è una promessa.

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