L’estate sbagliata

15 Marzo 2007 di Stefano Micolitti

Visti i riscontri di pubblico e di critica della scorsa puntata abbiamo deciso di non farci mancare niente. Per questo vi infliggiamo anche le nostre seconde scelte, per quello che riguarda i Sixers dei sogni, con l’avvertenza che abbiamo escluso i giocatori del presente (non che in prospettiva possano far sognare, Iguodala a parte) e quelli anche di valore che però ai Sixers hanno dato poco (Chris Webber e dintorni). Tutto discutibile, ovviamente, a parte Lloyd Free. ALL TIME SECOND TEAM G FRED CARTER (1972-1977) – Mad Dog non si faceva certo pregare quando c’era da prendere un tiro. Un gunner di primordine, ma anche con buone statistiche: nel ‘73 20 ppg e 6 rpg, nel ‘74 21.4 ppg e 5.7 apg. Percentuali di realizzazione bassine, ottimo difensore. Coach dei Sixers, con risultati non proprio esaltanti, nel 93-94. G LLOYD FREE (1976-1978 / 1987) – Un nostro protetto. Ceduto troppo frettolosamente, avrebbe fatto maledettamente comodo nei playoffs ’79 e soprattutto ‘80. Ha comunque dato il meglio di sé altrove e lo ritroveremo di sicuro durante i nostri viaggi nel basket del passato. Comunque grandi playoffs nel ’77, decisivo con 27 punti in gara 7 contro Boston, e titolo perso con Portland per un suo infortunio. Meritevole ai nostri occhi di aver costantemente massacrato i Boston Celtics anche in regular season: 21.8 ppg col 55% dal campo in 4 partite nel 76-77 e 20.5 ppg col 58% dal campo in 4 partite nel 77-78 !!!…Tiratore fantastico con i suoi rainbow shots a parabola altissima. Saltatore esplosivo e dunker di prim’ordine, si fa preferire sia ad uno Stackhouse con due stagioni intorno ai 20 a partita ma con percentuali oscene ed un PCM (points created per minute) nettamente inferiore, sia ad un Jeff Hornacek, buon protagonista in due stagioni derelitte. G ARCHIE CLARK (1968-1972) – Arrivato a Phila nella trade che ha portato Chamberlain a Los Angeles. 3 buone stagioni con una squadra discretamente competitiva, primo giocatore NBA ad utilizzare il crossover con continuità, straordinario penetratore e buon tiro dalla distanza. 21.3 ppg, 5.4 apg e 4.8 rpg nella sua miglior stagione a Philadelphia. G HERSEY HAWKINS (1988-1993) – Non ci ha mai entusiasmato: giocatore monodimensionale, gran tiratore da fuori ma non dovevate chiedergli di fare un passaggio. Micidiale da tre punti e dalla lunetta, ciò nonostante avrebbe dovuto sfruttare meglio le sue qualità. Gli sono mancate un po’ di personalità ed egoismo, con un approccio diverso avrebbe avuto statistiche assai più rilevanti, per intenderci dai 12 ai 14 tiri tentati a partita quando negli stessi anni Jordan ne prendeva dai 22 ai 25…giocatore molto simile a Reggie Miller per gran parte della sua carriera, senza però il carisma e la cattiveria della guardia dei Pacers. G WALLY JONES (1965-1971 / 1976) – Playmaker della mitica squadra del ‘67. Difensore appiccicosissimo, di quelli che ti toccano in continuazione, discreto in attacco, essenzialmente uno streak shooter. Una carriera certamente non spettacolare chiusa con 10.1 ppg e 3.2 apg. Ma sentite un po’ cosa ha fatto Wonder Wally nei playoffs del ’67: vs Boston 24, 22, 21, 7, 23, vs San Francisco 30, 16, 18, 14, 16, 27. Questi sono i punti segnati da Wally nelle partite di semifinale e finale….prese letteralmente fuoco!…Prima di lui due buone stagioni di Dick Barnett con i Nationals, poi protagonista con i Knicks dei primi anni ’70. F GEORGE McGINNIS (1976-1978) – Scelto dai Sixers, optò per l’ABA facendo sfracelli con Indiana…tornato a Phila nel ’76, ha giocato una grandissima stagione (23 ppg, 12.6 rpg, 4.7 apg) e poi si è inspiegabilmente perso per strada subendo probabilmente la presenza del Doctor, nonostante tra loro i rapporti, sia in campo che fuori, fossero ottimi. Pessimi playoffs nel ’77 e da lì Big Mac non è più stato capace di ritrovarsi…caratteristico jump shot ad una mano rilasciando la palla poco prima del ritorno sul parquet…fisicamente devastante. F BOBBY JONES (1979-1986) – Arrivato al posto di McGinnis ha subito dato equilibrio alla squadra…sui suoi 14 punti e 6 rimbalzi potevi fare sempre conto. Grande difensore, efficacissimo in transizione, molto meno a difesa schierata Uno dei pochi grandi saltatori bianchi, notevoli qualità umane, benvoluto da tutti. 4 volte All Star con i Sixers. F CLARENCE WEATHERSPOON ( 1993-1998) – Ha giocato i suoi anni migliori in una pessima squadra. Power forward di 6’6, un Barkley dei poveri. 15.3 ppg e 8.3 rpg nella sua carriera con i Sixers ha portato il suo mattoncino con continuità per 6 stagioni e questo lo fa preferire sia a Cliff Robinson autore di due discrete annate (’86-’88) sia al buon anno e mezzo di Tom Van Arsdale. F LUKE JACKSON (1964-1972) – Primo vero power forward della storia dell’NBA…titolo da protagonista nel ’67. Tutta la carriera con i 76ers. 9.9 ppg e 8.8 rpg in 8 stagioni. Difensore cattivissimo, il vero leader della squadra. Amatissimo dai compagni, sempre pronto a sacrificare le sue statistiche ed i riconoscimenti personali per l’obiettivo finale. L’esatto opposto di Derrick Coleman, talento straordinario buttato alle ortiche anche nei suoi anni a Phila. Pensate che Coleman ha avuto anni a Phila con le seguenti percentuali dal campo: 40%, 43%, 41%, 45%, 44%, 41%…credo che rappresentino un record mondiale in negativo per un 6’10 con il suo talento e la sua tecnica. F CALDWELL JONES (1976-1982) – Siamo stati indecisi fino all’ultimo tra Caldwell Jones e Steve Mix per l’ultimo posto di ala. Alla fine abbiamo optato per Jones, giocatore di grande stile e molto più tecnico di quanto si pensi. Jones si è calato nel suo ruolo di gregario coi Sixers giocando una grandissima difesa ed i pochissimi palloni che gli arrivavano in attacco nonostante venisse da 3 stagioni ABA con 15.8 ppg e 13.1 rpg. Sacrificio di riconoscimenti individuali per un anello che purtroppo non è mai arrivato. Ironia della sorte sia Jones che Mix sono stati ceduti prima dell’inizio della stagione trionfale ’82-’83; peccato entrambi lo avrebbero davvero meritato. C DARRYL DAWKINS (1976-1982) – Conosciuto per le sue schiacciate devastanti…molto meno per le sue altissime percentuali di tiro, il notevole bagaglio tecnico e la sua qualità di gran passatore…visto più che altro come un personaggio folkloristico…gli allenatori che ha avuto (a parte Dido Guerrieri, che lui ricorda con grande affetto) hanno centellinato i giochi dove lui era la prima opzione offensiva, lasciandolo sempre ai margini della manovra…spesso era costretto ad accontentarsi di jumper dalla media…poco cattivo…per una serie di circostanze non è riuscito ad esprimere il suo grandissimo talento. Amatissimo a Philadelphia. C RED KERR (1954-1965) – Centro dei Nationals e dei Sixers per 11 stagioni. 1 titolo nel ’55, suo anno da rookie. 14 ppg e 11.3 rpg nella sua carriera con la franchigia. Giocatore molto tecnico, amava giocare in post alto da dove poteva piazzare il suo morbido jumper e distribuire palloni ai compagni. Per lui 3 All Star Games. Buone stagioni nel ruolo anche per Theo Ratliff e Mike Gminski, anche se troppo poche per scalzare Kerr. Ma con i Sixers dei sogni non abbiamo ancora finito…

Stefano Micolitti
smicoli@tin.it

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