Le migliori canzoni di Mino Reitano

Negli ultimi giorni si è molto parlato dei Beatles, vista l’uscita della loro ultima canzone, Now and then, con i due morti sostituiti da una demo di John Lennon e da una schitarrata di George Harrison. Nella mente degli organizzatori del divisivo Festival di Indiscreto i Beatles evocano Mino Reitano, che li conobbe benissimo e li frequentò all’inizio degli anni Sessanta ad Amburgo dove sia lui (con i fratelli) appena arrivato dalla Calabria sia i quattro ragazzi di Liverpool si esibivano in un club. Poi loro sarebbero diventati i Beatles, ma Reitano ha comunque scritto pagine importantissime nella storia della musica italiana ed è giustamente in gara con i suoi due brani oggi più ascoltati in streaming più una nostra wild card.

Innumerevoli i successi di Mino Reitano fra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta: del filone romantico fa parte la famosissima Avevo un cuore (che ti amava tanto), del 1968, mentre di quello nostalgico-emigrante la canzone simbolo è senza dubbio Gente di Fiumara. Ma in questo periodo Reitano, grande interprete ma anche autore di quasi tutte le sue canzoni, davvero non sbaglia un colpo, da Una chitarra cento illusioni a Era il tempo delle more, passando per ciò che scrive per altri, fra cui (insieme a Franco Califano) Una ragione di più, portata al successo da Ornella Vanoni.

Quando nel 1988 si presenta a Sanremo, Mino Reitano pur avendo ancora successo è considerato un cantante quasi da revival. Ma con la sua Italia, scritta da Umberto Balsamo ed in origine pensata per Pavarotti, ottiene un successo travolgente: sesto posto nel Festival vinto da Massimo Ranieri e quasi subito la trasformazione in inno degli emigranti italiani all’estero, oltre che degli italiani orgogliosi di esserlo. Nel 2002 la settima ed ultima partecipazione a Sanremo, con la commovente La mia canzone, quasi un testamento, scritto da Reitano insieme a Pasquale Panella e Alterisio Paoletti. L’ultimo dei suoi tanti grandi successi.

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