L’abbonamento condiviso a DAZN

9 Novembre 2021 di Indiscreto

DAZN sarebbe intenzionata a impedire la visione in contemporanea usando lo stesso abbonamento, secondo quanto anticipato dal Sole 24 Ore. Presumibilmente da dicembre la limitazione sarà legata all’indirizzo Ip e quindi, nella sostanza, si potranno sempre guardare due partite diverse da due stanze diverse della casa ma non si potrà più condividere l’abbonamento con l’amico che vive altrove.

Una pratica comunissima e in teoria fraudolenta, visto che finora il punto 8.3 delle condizioni di utilizzo di DAZN (L’abbonamento dà diritto all’utilizzo del Servizio DAZN su un massimo di due (2) dispositivi contemporaneamente. Ai sensi del precedente Articolo 8.1.2, l’utente accetta che i dati di login siano unici per lo stesso e non possano essere condivisi con altri. Tali dati potranno essere modificati in qualsiasi momento visitando il nostro sito web e cliccando sulla pagina “Il mio Account”) era abbastanza chiaro.

Stando a quello che sentiamo una pratica ben oltre il 20% stimato dall’azienda, anche se noi conosciamo soltanto persone interessate al calcio e non siamo quindi un campione credibile. Non abbiamo comunque capito perché il Codacons difenda questa questa pratica da barboni, al di là della disonestà, vista la somma risibile di cui si sta parlando, cioè 15 euro al mese (la metà dei 29,99 dell’abbonamento), forse ci vorrebbe un Codacons 2 che facesse esposti contro il Codacons.

Abbiamo però capito benissimo che tante persone si sentono defraudate di una sorta di diritto, come se la visione di Lazio-Salernitana, ma anche di Milan-Inter, fosse appunto un diritto o comunque un bene da proporre a prezzi calmierati tipo il pane. Sono le stesse che i 15 euro li investono su una pizza da consumarsi in 10 minuti e da smaltire magari con un abbonamento, a pagamento, in palestra.

Ma gli 1,2 milioni di abbonati di cui si parla, escludendo la parte TIM, sono tanti o pochi? Sono circa 36 milioni di euro al mese, moltiplicando per 12 non si va troppo lontani dai 500 milioni (il resto è la quota TIM) annui che DAZN ha messo nell’operazione. Certo ci sono anche gli altri sport, noi siamo abbonati anche per la NFL e la boxe, ma in Italia vita e morte sono decretate dal calcio. Detto questo, una persona sana di mente e con una minima vita sociale (non stiamo parlando di noi stessi, quindi) si farebbe bastare gli highlights della Serie A prodotti dalla stessa DAZN, fatti benissimo e disponibili su You Tube tre ore dopo le partite.

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