La vita è adesso

8 Aprile 2010 di Stefano Olivari

Tre settimane di delirio e passione puri, poi la dura realtà. La Kentucky superfavorita per il titolo NCAA (35-3 il record di stagione, includendo nelle sconfitte anche quella nel torneo), eliminata per l’intelligente tonnara di West Virginia e per percentuali di tiro (quasi tutti tiri aperti) agghiaccianti, è scomparsa. Scomparsa, davvero, con buona pace dell’anima di Adolph Rupp.
Infatti nonostante le mezze promesse fatte subito dopo l’eliminazione, a cui coach Calipari era stato il primo a non credere, ben cinque Wildcats si sono dichiarati per il draft NBA in anticipo rispetto al normale percorso universitario. Fra questi, oltre allo junior Patrick Patterson (ala atleticissima), la bellezza di quattro freshman: il numero uno annunciato del draft John Wall, il compagno di reparto Eric Bledsoe, il centro DeMarcus Cousins e l’altro lungo Daniel Orton. Della loro carriera di college gli rimarranno il titolo della SEC (Southeastern Conference, una delle più qualitative: niente di paragonabile, per dire, alla Horizon League che ha espresso Butler) e tanti rimpianti. Mentre noi siamo sul punto di moraleggiare, il realista Calipari ha dichiarato di essere stato lui stesso ad incoraggiare i ragazzi ad inseguire il loro sogno nel professionismo. Visto che le occasioni vanno colte e che una caviglia saltata può cambiare ogni prospettiva. ”My job as a coach to prepare these young men for such opportunities”, parole oneste dette da un grande reclutatore (Derrick Rose, Tyreke Evans) che sa benissimo di lavorare in un mondo iperprofessionistico dove gli unici a non essere pagati (almeno formalmente) sono i protagonisti dello show. Molto mediatizzato, a ragione, Wall, nel corso della stagione secondo noi Cousins è emerso come il giocatore che davvero può spostare gli equilibri anche fra i grandi. Bledsoe rischia di essere scelto basso e quindi fuori dal giro dei contratti pesanti, Orton è poco più che un progetto e ha giocato solo quando Cousins ha avuto problemi di falli, ma la vita è la loro. Di sicuro la loro carriera pro sarà il miglior spot per il reclutamento di Kentucky, con il pezzo pregiato del prossimo ‘mercato’ seriamente tentato di diventare il prossimo Wall: ragazzo della Florida, anche lui guardia super-atletica e con un tiro affidabile, si chiama Brandon Knight e le prodezze contro i Ricky Cunningham della situazione lo hanno reso da due anni il miglior liceale d’America.

Share this article