La scuola di Ozyakup

19 Maggio 2009 di Alec Cordolcini

di Alec Cordolcini

1. Per un olandese non esiste niente di più classico e “sentito” che una bella partita di calcio contro la Germania. La quale solitamente si conclude con abbracci teutonici e lacrime oranje. Non ha fatto eccezione la finale dell’Europeo under-17 disputata ieri e che ha visto la Germania imporsi sull’Olanda 2-1 dopo i tempi supplementari. Alla luce del torneo disputato quello dei tedeschi, 5 vittorie in 5 incontri, è stato un successo sofferto ma meritato, come ci ha raccontato il collega Carlo Pizzigoni che ha seguito tutta la manifestazione (ecco il link ai suoi pezzi). Radio Olanda ha invece focalizzato le sue attenzioni sugli jonge leeuwen in maglia arancione, autori di un Europeo ampiamente positivo sotto tutti i punti di vista. Personalità, organizzazione, disciplina, talento. Una bella Olanda, fermatasi solamente di fronte all’ultimo scoglio, come accadde anche nell’Europeo del 2005, quando l’under-17 (con Diego Biseswar e Dirk Marcellis) arrivò per la prima volta nella propria storia in finale salvo cedere 2-0 alla Turchia.
2. Nato a Trebisonda ma cresciuto tra i canali di Zaandam, provincia del Noord Holland, il centrocampista di origini turche Oguzhan Özyakup non ha tradito le attese che vedevano in questo elegante meneur de jeu di scuola Az Alkmaar la stella della squadra. Visione di gioco, classe e carisma, Özyakup, destro naturale a suo agio sia nel cuore della mediana che sulla fascia, ha orchestrato la manovra dei piccoli tulipani con la saggezza di un veterano, dimostrando di meritarsi pienamente le attenzioni di un Arsenal che, nell’aprile 2008, aveva fatto pervenire al giocatore una “sostanziosa proposta” convincendolo a lasciare Alkmaar per entrare in una delle più prestigiose academies di Premier League. Young Guns Player of the Month lo scorso marzo, grazie a tre gol e un assist spalmati in quattro partite tra Young Arsenal (doppietta al Motspur Park nel 5-1 rifilato al Fulham) e Olanda under-17, Özyakup studia alla scuola di Fabregas e spera di seguire le orme del connazionale Robin van Persie. La strada è quella giusta.
3. Sette i convocati del Feyenoord per l’Europeo under-17, cinque dei quali (il centrale Stefan de Vrij, il terzino sinistro Mats van Huijgevoort, l’interno di centrocampo Osama Rashid, l’ala destra Shabir Isoufi e la punta centrale Luc Castaignos) presenti nell’undici titolare, a testimonianza del momento magico che sta vivendo il vivaio del club di Rotterdam. Il 16enne Castaignos è l’elemento che, alla pari di Özyakup, merita la copertina. Attaccante rapido alla Roy Maakay fresco del suo primo contratto da professionista firmato con lo scorso ottobre con il Feyenoord, le reti segnate alla Svizzera in semifinale e alla Germania in finale hanno iscritto Castaignos negli annali del calcio giovanile oranje quale miglior marcatore di sempre dell’under-17. 11 infatti il suo bottino di gol, una in più dei vecchi detentori del primato, vale a dire Jan Vennegoor of Hesselink, Collins John e Geoffrey Castillion. I primi due hanno sfondato nel professionismo, Castillion è invece un classe 91 in rampa di lancio all’Ajax. Una buona notizia per Castaignos. E per il calcio olandese.
4. Citazione infine per l’estremo difensore Patrick ter Mate, acrobatico e spettacolare senza però dimenticare la sostanza. Lo dimostrano i 350 minuti di imbattibilità iniziati al suo esordio (da subentrato) nell’under-17 (2-0 alla Polonia), mantenuti contro Azerbagian (1-0), Lussemburgo (4-0) e Croazia (3-0), e terminati dopo settanta minuti contro l’Inghilterra (1-1) per mano di Luke Garbutt. In finale ha invece dovuto arrendersi ad una punizione pennellata sotto l’incrocio dei pali di Florian Trinks, ma il bilancio per questo giovane appartenente al settore giovanile del Vitesse/Agovv Apeldoorn (in Olanda per contenere i costi diversi club hanno accorpato i propri vivai) è ampiamente in attivo. Un nome da seguire. wovenhand@libero.it
(in esclusiva per Indiscreto)
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