Italiani veri

25 Gennaio 2010 di Marco Lombardo

di Marco Lombardo
La paura di Lippi,  la voglia matta di Hiddink e le formazioni di Spinelli.


1. Possiamo considerare anche Lippi un grande ex, in fondo: ex tecnico della Juve ed ex ct campione del mondo, visto che è tornato ct dopo essersi preso un paio d’anni di pausa. Ma Lippi è anche un ex tecnico dell’Inter e se qualcuno se lo fosse dimenticato, “Grazie Marcello” ha pensato bene di ricordarlo marcando visita ad Appiano Gentile nel suo giro pastorale in vista dei Mondiali. La scusa – “non ci sono molti italiani nell’Inter “ – è uno schiaffo alla sua intelligenza: più semplicemente, gonfiando come al solito il suo ego, il ct non è voluto andare in un posto dove, per evidenti motivi, non lo riveriscono come vorrebbe. Meglio Vinovo, dunque, perché possiamo anche considerare Santon e Balotelli degli apolidi, ma di sicuro gente come Cannavaro, Grosso, Camoranesi (…), la new entry Candreva sono italiani. E se per caso aveste dei dubbi potete sempre domandarlo a Blanc o al patriota (deve solo decidere la patria) Amauri.
2. Il giorno dopo le sconfitte della Juve ormai il palinsesto è sempre lo stesso: riunione straordinaria del cda, Ferrara appeso un filo, Bettega che passeggia a testa bassa, Secco che passeggia al telefono, Blanc che passeggia. Poi il “progetto” va avanti e quindi Moggi può dire che tornerebbe presto ma solo con Andrea Agnelli presidente perché gli altri sono tutti incompetenti e poi lui Bettega non lo saluta più. Domanda: davvero Hiddink non vede l’ora di arrivare a Torino?
3. A proposito del solito noto arrivano echi anche fuori Torino. Cosmi ieri si è dimesso misteriosamente dal Livorno perché improvvisamente stufo del presidente Spinelli. Nello stesso tempo Moggi ha dichiarato: “Io che faccio la formazione del Livorno? Non scherziamo. Spinelli è un grande amico ma vuole sempre fare tutto lui”. Il giallo insomma è quasi risolto, le soluzioni rimaste sono solo due: excusatio non petita o sillogismo perfetto?
Marco Lombardo

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