Il secondo reato di Maldini

29 Maggio 2009 di Stefano Olivari

Il consiglio è di leggere questa notizia dopo aver letto l’inchiesta di Luca Fazzo sul Giornale in seguito alla vicenda curva-Maldini e dintorni. La notizia? ”A Firenze stiamo pensando ad uno striscione distensivo verso il capitano, come giocatore, per ringraziarlo nella sua ultima partita». Parole senza musica del ‘Barone’ Giancarlo Capelli e di ‘Sandokan’ Giancarlo Lombardi, dette alla trasmissione ‘Solocalcio’ di Sportitalia. ”Tutto è nato dagli episodi di Istanbul che ormai sono di dominio pubblico – hanno proseguito i capi della curva Sud -, poi tempo fa Paolo ci chiamò di sua spontanea volontà per impegnarsi con la società per poter permetterci di portare di nuovo allo stadio tamburi e quant’altro, proibiti dalle ultime leggi: andammo con una delegazione di cinque persone a Milanello per questa vicenda eppure non mantenne le promesse”. Ecco quindi il secondo reato di Maldini dopo quello di avere risposto a degli insulti: non essersi adoperato per far infrangere le leggi antiviolenza. Comunque avremmo voluto esserci, durante la visita di quella ‘delegazione’. Altri personaggi poco amati ma non insultati? ”Possiamo fare l’esempio di gente come Cafu, Serginho, Albertini, sempre abbastanza distanti da noi, ma che pure hanno avuto un grandissimo saluto dal nostro gruppo”. E tutto questo come viene amministrato dall’amministratore delegato? ”Nulla da ricucire con Adriano Galliani. Nonostante quanto si dica siamo in buoni rapporti, tant’è che era anche alla nostra festa di Natale”. Sarà stato in silenzio anche lì.

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