Il salto di Baumgartner

16 Ottobre 2012 di Alvaro Delmo

Felix Baumgartner

L’impresa di Felix Baumgartner, lanciatosi da un’altezza di circa 39 chilometri per poi planare – superando anche la velocità del suono – sul deserto del Nuovo Messico, è stata seguita da milioni di persone grazie alla diretta (in realtà differita di 20 secondi per staccare in caso di incidente) in streaming.

La missione Red Bull Stratos, al di là delle sue ricadute scientifiche a partire dalla tuta indossata dall’austriaco, ha testimoniato la potenza dei mezzi di comunicazione odierni in grado mostrare con una qualità altissima tutte le varie fasi dell’evento. Il che fa pensare che una nuova missione sulla Luna produrrebbe uno spettacolo grandioso (ma forse meno poetico) rispetto alla diretta del 1969.

Un’ultima nota sulla frase che Baumgartner ha pronunciato prima del grande salto (“Tutto il mondo sta guardando. Spero che possiate vedere quello che sto vedendo io. Talvolta bisogna andare veramente in alto per poter vedere quanto si è piccoli”). In realtà basterebbe alzare la testa ogni tanto per rendersi conto delle nostre dimensioni e di quelle dell’Infinito che effettivamente ci sovrasta.

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