Calcio

Il prossimo Barbaro

Stefano Olivari 30/12/2008

article-post

Non è un caso che di tetto degli ingaggi a livello europeo parli la lega europea meglio gestita, cioè la tedesca DFL, attraverso il suo presidente Reinhard Rauball. In un’intervista a Kicker il dirigente ha parlato di un massimo 50% del fatturato da destinarsi al personale. Per la verità anche questo meccanismo porterebbe a storture, perché è chiaro che in ogni caso il Bayern fatturerà più dell’Hoffenheim, ma come inizio non sarebbe male ed eviterebbe la deriva verso uno sport senza identità, in cui il primo miliardario o anche il primo millantatore (campione mondiale il Domenico Barbaro dell’estate 2001, che per dieci giorni mise lo sport di Reggio Calabria al centro del mondo, ingaggiando Myers e Recalcati e contattando Sabonis, prima di scomparire nel nulla) possono distruggere storie secolari. Il problema vero, che purtroppo non potrà risolvere nemmeno un Platini ispirato, non è tanto il nero o tarocchi come i diritti di immagine (trucchi eticamente sporchi, ma a livello di bolancio formalmente esterni alle società) quanto la differente imposizione fiscale fra paesi. Si potrebbe risolvere la questione centralizzando i pagamenti (a Nyon ci sarà una banca, crediamo) dopo avere ricevuto le somme dai singoli club. Però diciamo la verità: non ci crediamo. Per quale ragione chi ha acquisito un vantaggio competitivo incolmabile, grazie soprattutto ai soldi della Champions League, dovrebbe rimescolare le carte? E per quale ragione la UEFA dovrebbe toccare il suo motore finanziario? Accontentiamoci di uno sport strutturalmente disonesto, dove i grandi club, quelli con lo sceicco (anche di nome Moratti) o rendite di posizione politiche, non hanno alcun merito nell’essere più forti di quelli piccoli.
Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Il Muro del Calcio 2024-25

    Lo spazio per i vostri e nostri interventi sullo sport più amato dagli italiani, quello dove tutti possono avere il loro quarto d’ora di competenza. O meglio, quasi tutti…

  • preview

    Il tifo di Caressa e Bergomi

    Come tutti i vecchi amiamo le cover, il già visto e già sentito, quindi cosa c’è di meglio di una discussione sulle telecronache tifose? Lo spunto arriva chiaramente da Fabio Caressa e Beppe Bergomi, per il modo in cui hanno raccontato Inter-Barcellona 4-3 di ieri e che loro, a mente fredda, hanno spiegato con l’entusiasmo […]

  • preview

    La mancia di Cassano

    Quanto lasciare di mancia ai camerieri del ristorante? Una discussione eterna, con una moderata classe media e agli estremi i gretti provinciali che non lascerebbero 10 centesimi e i cazzuti uomini di mondo del genere ‘A New York si fa così’. L’irresistibile racconto fatto nei giorni scorsi da Antonio Cassano parte proprio da New York […]