Il fischio dello sceicco

13 Luglio 2007 di Stefano Olivari

Valladolid, stadio Josè Zorilla, 21 giugno 1982: 25000 spettatori sono pronti ad assistere alla partita che sarà diretta dal russo Miroslav Stupar; anche oggi si gioca nel tardo pomeriggio, ma fa leggermente meno caldo che cinque giorni prima a Bilbao. Risparmiamo l’elenco dei giocatori kuwaitiani (non interessa nemmeno a noi, che siamo malati di queste cose), anche se è doveroso menzionare che li allena nientemeno che Carlos Alberto Parreira. Esattamente il Carlos Alberto Parreira dei giorni nostri, campione del mondo 1994 e adesso commissario tecnico del Sudafrica, all’epoca noto come ex preparatore atletico delle squadre allenate da Mario Zagallo. Prima fra tutte il Brasile 1970… Hidalgo, in bermuda e polo a righe orizzontali bianche e celesti (sembra uno skipper ma non cambierà più tenuta per tutto il Mondiale) rivoluziona la formazione; dentro Amoros e Janvion al posto di Battiston e Lopez in difesa (il fuoriclasse Tresor rende di più come libero accanto ad un marcatore puro come il “Cèrbere” Janvion), in mediana entra Genghini e viene arretrato Platini (i silurati sono Girard e Larios) mentre davanti viene confermato Soler, al fianco del recuperato Lacombe e di Didier Six; Rocheteau contro l’Inghilterra è apparso assolutamente fuori forma e quindi siede in panchina.
Hidalgo torna a quello stile di calcio d’attacco con cui la sua squadra ha ottenuto nel corso degli anni i migliori risultati privilegiando i giocatori più tecnici, e i risultati si vedono subito: Platini e compagni tengono in mano il pallino del gioco dall’inizio mettendo in difficoltà il Kuwait, peraltro molto meno brillante che contro i Cechi. Minuto 30, punizione dal limite destro dell’area, nonostante ci sia in campo Michel Platini (che ha subito il fallo in questione), quella è la zolla dell’altro grande specialista, Bernard Genghini: il regista del Sochaux colpisce magistralmente la palla che termina all’incrocio dei pali e per il portiere non c’è niente da fare. Minuto 43, Giresse taglia il campo palla al piede, Lacombe gli si fa incontro seguito da tre difensori Kuwaitiani, sulla destra si inserisce benissimo Platini che viene servito in corsa dal piccolo Girondino, Platini si trova solo davanti al portiere e lo beffa con un tocco di punta sul primo palo in anticipo, un gol in apparenza facile ma che viene reso tale solo dalla classe infinita del capitano dei Bleus, vero specialista di questo tipo di reti; la Francia va così al riposo in vantaggio di due gol, e soprattutto con la convinzione di aver ritrovato il proprio gioco, pur se contro un avversario assai modesto. Il secondo tempo è iniziato da due minuti, e ancora Platini, poco oltre la metà campo, serve con un lob meraviglioso Didier Six che in corsa dal limite dell’area stoppa di petto e, senza far toccare terra al pallone, fulmina Al-Tarabulsi con un tiro al volo di collo-piede sinistro sotto la traversa; un gesto atletico da grande campione.
A questo punto la Francia trotterella, gestendo con facilità il risultato nonostante Al-Bouloshi accorci le distanze (schema su punizione battuta rapidamente al 74° minuto), ma all’ottantesimo ecco l’episodio che ha reso celeberrima questa partita: Bossis serve Genghini che prolunga verso Platini; Giresse taglia centralmente e Platini, girato al contrario, lo serve d’esterno destro (un numero da fuoriclasse assoluto)…Giresse è solo e può facilmente realizzare il quarto gol. Platini fa cenno ad Hidalgo che può bastare così e viene sostituito da Girard, quand’ecco che l’attenzione dei giocatori kuwaitiani si concentra verso un omone baffuto (e bruttissimo) in tribuna…è lo sceicco Ahmed Al-Jaber, capo-delegazione oltre che potentissimo ministro dello sport, membro del CIO, e fratello dell’emiro del Kuwait. Quest’uomo in tunica fa ampi cenni ai suoi giocatori di andarsene, di rientrare negli spogliatoi (lo stadio è piccolo e lo possono riconoscere chiaramente)… Stupar ordina di proseguire, ma nessun giocatore asiatico vuole battere da centrocampo, lo sceicco allora entra in campo e minaccia l’arbitro di ritirare la squadra qualora non venisse annullato il gol di Giresse. Il motivo che ha scatenato la protesta pare sia stato un fischio arrivato dalle tribune, che ha distratto i difensori kuwaitiani “facilitando”, secondo lo sceicco, l’azione di Giresse. Al-Jaber pretende quindi che la rete non venga convalidata per questa irregolarità. Intanto Hidalgo, vestito come se stesse andando a prendere un aperitivo a Saint-Tropez, senza nemmeno il cartellino d’identificazione al collo, protesta in maniera vivace seguito da una telecamera personale, ma viene malmenato dalla polizia e “accomodato” nuovamente sulla panchina; anche i giocatori francesi protestano senza risultato, ma chi protesta più di tutti è comunque il solito sceicco che si lascia andare ad un turpiloquio clamoroso: “la Fifa è peggio della mafia, se potessimo l’abbandoneremmo senza esitazione, che se ne andassero tutti a fare in c…”. L’indomani viene aperta un’inchiesta da parte della Fifa, la Federcalcio kuwaitiana riceve un’ammenda di 25 mila franchi svizzeri per condotta antisportiva, il suo presidente ne riceve altrettanti a titolo personale per il suo intervento, l’organizzazione dello stadio di Valladolid viene ammonita per “non aver saputo mantenere l’ordine ed il controllo” e infine Miroslav Stupar viene sospeso dal Mondiale. A onor del vero va detto che al momento del passaggio di Platini per Giresse, scattato sul filo del fuorigioco, un fischio proveniente dalle tribune si è chiaramente sentito…
La partita non termina sul tre a uno perché qualche minuto dopo al Kuwait viene annullato un gol (in modo anche discutibile) mentre al 96° minuto (!) Maxime Bossis, dopo una discesa sulla fascia sinistra, vince tre rimpalli in area e realizza il suo primo e unico gol in oltre 80 presenze con la maglia francese (prima dei vari Deschamps, Desailly e Barthez è lui ad aver avuto il record di presenze). Lo sceicco Al-Jabber applaude in piedi in tribuna, a suo giudizio questo è un gol regolare, e quindi onore all’avversario…La Francia ora è in una buona posizione nel girone; è sufficiente un pareggio con la Cecoslovacchia nell’ultima partita per accedere alla seconda fase del mondiale…

Carlo Maerna
carloblacksun@hotmail.com

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