Economia

Google, abbiamo una banca?

Stefano Olivari 09/10/2012

article-post

Abbiamo una banca? Ci fassinizziamo pensando alla nascita del nuovo progetto di Google, che non è una banca in senso stretto ma che della banca ha la funzione più nobile: quella di finanziare le imprese, al contrario delle banche vere che con i nostri soldi presi allo zero virgola niente comprano titoli di Stato al 3%. Il programma è al momento operativo in Gran Bretagna, poi sarà il turno degli Stati Uniti e infine a seguire di tutti gli altri, con un meccanismo semplice: una carta di credito di Google, che le imprese potranno usare per finanziare i loro annunci su Adwords (il sistema di annunci di Google) ad un tasso di interesse del 9% annuo e con un limite massimo di 100mila dollari prestati. Una doppia genialata, a prima vista. Intanto perché in un periodo come questo tante aziende sono costrette a suicidarsi tagliando gli investimenti in comunicazione, non solo quelli cialtroni da brain storming perenne ma anche quelli per far conoscere i prodotti al pubblico. E poi perché il rischio di insolvenza è praticamente nullo. Se il prestito viene restituito Google ci guadagna il 9%, se non viene restituito al di là della possibilità di fare causa (in Italia recuperare piccole somme è impossibile) di fatto Google chiude a zero perché è come se non avesse venduto uno spazio pubblicitario. Una superpartita di giro, che in linea teorica ci porterebbe a dire che Google si è messa non solo a fare la banca ma anche a stampare virtualmente moneta. Idea quindi al tempo stesso antichissima e nuova, che sarà presumibilmente seguita da tanti altri. Amazon ha già un progetto del genere e ci sembra impossibile che non ce l’abbia Facebook. E’ ovvio che il giochino riesca solo con beni immateriali venduti ad un costo marginale praticamente nullo, mentre lo sfortunato artigiano dovrà continuare a convincere la nonna a mettere la casa come garanzia.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Il rendimento di Warren Buffett

    Warren Buffett è stato il più grande investitore della storia? Ne parliamo al passato non perché sia morto, ma perché nei giorni scorsi l’Oracolo di Omaha ha annunciato (a 94 anni…) la sua intenzione di lasciare a fine 2025 la sua carica di CEO di Berkshire Hathaway, cioè la società che guida da 60 anni […]

  • preview

    Panetterie chiuse

    Stamattina la panettiera dalla quale nostra madre va quasi tutti i giorni, e noi ogni tanto, ci ha comunicato che oggi è l’ultimo giorno di vita di un negozio che con varie gestioni ci ricordiamo essere lì, davanti alla scuola primaria Cabrini di via Forze Armate (periferia Ovest di Milano, ça va sans dire), da […]

  • preview

    Centrale nucleare a Milano

    Vorreste una centrale nucleare sottocasa? Domanda, ed è il bello di questo Di qua o di là, che vale sia per chi è a favore del nucleare sia per chi è contro. Un tema rilanciato da Salvini e che al di là di ambiente, sicurezza, eccetera, riguarda l’indipendenza energetica di un paese e quindi di […]