Casadei o Mkhitaryan?

17 Agosto 2022 di Indiscreto

Cesare Casadei o Henrikh Mkhitaryan? Un giovane per vincere (forse) domani o un vecchio per vincere (forse) oggi? La domanda dei tifosi dell’Inter è un po’ quella di tutti i tifosi, divisi fra il mito del giocatore cresciuto in casa e quello del professionista da ingaggiare fatto e finito. Una discussione eterna e senza una vera risposta, da tanti casi che con il senno di poi si possono portare a supporto di una tesi. Certo è che adesso la domanda arriva in una stagione segnata dal secondo fallimento mondiale consecutivo dell’Italia, seguito da un’assoluta mancanza di autocritica da parte della FIGC, così come è certo che la squadra di Mancini non sia un problema di Steven Zhang (ma qual è il problema di Steve Zhang?).

La realtà è che basta leggere una qualsiasi formazione Primavera di 10 anni fa di un grande club, non soltanto dell’Inter, per notare quanti pochi giocatori abbiano davvero fatto la differenza in Serie A o comunque in un campionato importante. Ma anche che le squadre troppo vecchie non vanno da nessuna parte, se vincono applausi ma se non vincono i fallimenti sono ancora più pesanti, dal punto emotivo e finanziario. Poi ci sono i casi specifici, con le differenze di prospettiva fra compratore e venditore: il Chelsea può scommettere 20 milioni di euro su una promessa, l’Inter navigherà a vista almeno fino a quanto sarà nelle mani degli Zhang.

Non mancano ovviamente gli aspetti divertenti della situazione, perché molti ultras di Casadei non lo hanno mai visto giocare una sola volta (ovviamente sono tutti grandi appassionati del campionato Primavera) e molti sostenitori di Mkhitaryan non sanno che in ognuna delle ultime tre stagioni ha sempre avuto almeno un infortunio muscolare pesante. Casadei o Mkhitaryan?

Casadei o Mkhitaryan?
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