Aggiungendo cani alla slitta

27 Febbraio 2010 di Oscar Eleni

di Oscar Eleni

Quando il cuore viene attirato da tante cose, il mondo diventa ancora più odioso. Non lo diciamo noi, ma un poeta di montagna che non offre sushi, ma soltanto pensieri per meditare. Di cosa avrebbe bisogno Varese? Cosa serve alla NGC per dimenticarsi i fantasmi di Avellino?
Niente più della dedizione all’idea che Montegranaro è in forma, ma forse non ha le spalle forti per reggere al ruggito di Masnago. Che elettrino Dalmonte è stato bravissimo quando ha lavorato a Cantù, ma è Custer Trinchieri che vuole l’anima della curva e della sua squadra, pur sapendo che Pesaro ha un fame da squadra disperata, soprattutto adesso che dietro ci sono le slitte di Cremona e Ferrara che ogni giorno aggiungono un cane nuovo, questo detto senza offesa per presunti rinforzi.

Magari anche da noi si potessero sopportare strisce di sconfitte senza farsi venire la bava alla bocca e ieri persino i Knicks del Gallo che non ha segnato tanto ma ha fatto 4 stoppate sono andati a vincere a Washington fermando la striscia della vergogna ad 8. Da noi sarebbero saltati tutti, da loro sopportano, pensano al domani perché non hanno la ”dolce morte della retrocessione”. Qui ci si diverte con il macabro, guai a pianificare e sviluppare progetti seri come dicono alla Benetton dopo aver scoperto che puntare sui giovani costa troppo, in ogni senso.
A proposito, per Treviso stasera la corsa contro Avellino ha come obiettivo le mille vittorie fra campionato e coppe. Pensando a questo e al poeta estinto che ci domanda come abbiamo vissuto per mesi ed anni in un mondo in cui la gente di ieri oggi non esiste più, vi ricordiamo che nel club delle mille vittorie ci sono Milano, Virtus Bologna, Varese (1440), Cantù (1238) e Pesaro e la povera Fortitudo in bancarotta che ha i giocatori agitati perché neppure in A dilettanti vedono quattrini, forse perché ne hanno promessi troppi per la serie B. E’ storia, gente, Mazzarino e Galanda lo ricordino in spogliatoio anche a chi non capisce e non si rende conto che Siena, fra l’incudine Real e il martello Maccabi del 4 marzo, potrebbe fingere di ridare fiducia alla Milano che si allena con 8 giocatori perché non ha giovani all’altezza.
Oscar Eleni

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