24 Marzo 2009 di Stefano Olivari

CALCIO TOTALE, di Alec Cordolcini

Perché ha vinto il Bayern 3.9 miliardi di euro. E’ sufficiente questa cifra-record, riferita alla somma dei fatturati 2008 dei venti club più ricchi d’Europa, per capire che la macchina da soldi del pallone funziona a pieno regime a dispetto della crisi.
VUOTI A PERDERE, di Oscar Eleni
Sangue e Arina Oscar Eleni dal Capo Berta dopo aver visto passare l’enfasi ciclistica della Milano-Sanremo, dopo aver cercato l’onda per allontanarsi dal brutto imbroglio della ripetizione di una partita per errore arbitrale, errore dei cronometristi, errore in generale.
SVEGLIARINO, di Stefano Olivari
Burattini senza fili Una notizia letta e sentita da più parti non deve per forza essere vera, però questa del presidente di Lega lobbista presso Governo e ministero dell’Interno è purtroppo verosimile. Non è tanto questione di Matarrese sì-Matarrese no (l’ex deputato DC con un carpiato alla Louganis si sta riposizionando: chi se ne frega di Grosseto e Albinoleffe…) all’elezione del 31 marzo, ma di linea.
LIBRI
E poi li chiamano brand, di Igor Vazzaz Non è un mistero che il calcio attragga appassionati di ogni tipo, ceto sociale e livello culturale; anzi, è questa una delle sue caratteristiche più interessanti.
NOVITA’
Cialtrocalcio Prossimamente su questi schermi una videorubrica a cui pensavamo da tanto tempo, basata sulla distanza fra la realtà calcistica italiana e quello che appare sui media.
IN THE BOX, di Luca Ferrato
Cara vecchia Superlega – Martedì 17 marzo il bisettimanale francese France Football è uscito con una boutade in prima pagina: “I piani segreti della Superlega europea”. Niente di nuovo all’orizzonte, verrebbe da dire.
VUOTI A PERDERE, di Oscar Eleni
Mondo fluttuante – Oscar Eleni dal mondo fluttuante del maestro Hiroshige nell’accademia delle arti alle Hawaii perché non bastano le opere esposte a Roma per toglierci la sete, la voglia di stare in un posto dove esiste ancora acqua limpida, un bel prato, dove puoi sdraiarti sull’erba e maledire, come diceva il Celentano, chi ha deciso di liberare le licenze per cementificare tutto, per sparare a tutto. Un quadro di Hiroshige per sentire il suono vibrato del sassofono di Charlie Yelverton nel suo miglio verde, andatavelo a leggere sul Giornale, per ascoltare le storie vere e quelle finte del basket italiano dove devi essere della vecchia scuola, come dicono i dottori delle nuove bibbie, per farti una domanda che in questo momento stordisce gli aquilotti Fortitudo e tutti quelli che sperano davvero di vederli salvi: come mai il migliore in campo è sempre l’ultimo arrivato? (continua)
RADIO OLANDA, di Alec Cordolcini
Debiti d’identità – Qualche appassionato di campionati nordici e di favole calcistiche ricorderà con piacere l’avventura dell’Assiryska, la squadra svedese rappresentante della comunità assira nella terra di re Carlo XVI Gustavo che nel 2003 riuscì ad arrivare a giocarsi la finale di coppa di Svezia, poi persa contro l’Elfsborg. (continua)
BASKETBILIA, di Flavio Suardi
BLACK & BARRY – Il 23 marzo compie 54 anni Moses Malone, hall of famer 2001 ed inserito nella lista dei migliori 50 giocatori Nba del primo cinquantennio della lega. Ne compie 36 Jason Kidd, due volte oro olimpico e prossimo ai 10.000 assist nella lega. Ne compie 49 il 24 marzo, l’ex varesino Larry Micheaux, in compagnia del milanese Jobey Thomas e del faro dei Toronto Raptors Chris Bosh.
BASKET QUOTIDIANO
Il saluto di Hackett Modesto punto della situazione dopo l’overdose di 49 (c’è stato anche il turno preliminare per definire l’avversaria di Louisville) partite dei primi due turni del torneo NCAA: 12 viste per intero religiosamente, favoriti dalla notte anti-seccatori, tutte le altre lavorando o attraverso highlights.
DOVE SONO ADESSO
Il dolce Amarildo – Tutti i quarantenni di questo sito ricordano benissimo le gesta di Amarildo, il possente centravanti brasiliano che dal 1989 al 1992 fece discrete cose con Lazio e Cesena.
FILM – In fondo al pozzo.
Qualche giorno fa abbiamo rivisto ‘Maradona, la mano de Dios’, il film di Marco Risi sulla vita del calciatore più forte di tutti i tempi (o giù di lì). (continua)
LA PROSSIMA PUNTATA
Chi segna vince Se i bookmaker rendessero pubbliche le loro statistiche private di sicuro molti scommettitori giocherebbero in maniera diversa. Quanti di noi, puntando ‘live’, si sono fatti ingolosire dalla quota su pareggio o vittoria della squadra in quel momento in svantaggio nonostante un gioco migliore?
INTERESSANTE
Kraft, ragionamenti buoni dal mondo. Di Roberto Gotta. Il sistema dello sport professionistico americano presenta qualche difettuccio, ma nel suo complesso è perfetto, se si ama lo sport in sé e non si è solo tifosi. Come noto, tutto è strutturato in modo che ci sia uguaglianza competitiva e di mezzi tra le squadre, lasciando che siano gli uomini con le loro decisioni, non i soldi, a fare la differenza.
La lezione di Ulivieri, di Marco Lombardo – La prima volta che Helenio Herrera incontrò Nereo Rocco e il suo Padova esclamò: «Ma che calcio è questo?». Cosicché, una volta che l’Inter finì battuta 3-0, il Paròn rispose: «Roba fatta in casa, calcio da combattimento, el balon xe questo, caro il mio mago…».
Citando con giudizio, di Jvan Sica “Storie di pallone e bicicletta” è una raccolta di articoli che Carlo Martinelli ha scritto per diverse testate e per svariati motivi: ricordare un personaggio dello sport, commentare un evento sportivo, farci conoscere una vicenda del caso.
Quarant’anni e sentirli, di Carlo Tecce – C’era lei e c’erano i suoi figli, quarant’anni fa, quando Giuliano Taccola, attaccante della Roma, moriva nello spogliatoio Amsicora di Cagliari.
Share this article