logo

Articoli

Voce e bacchette: intervista a Tony Cicco

di Paolo Morati

Pubblicato il 2013-06-19

article-post

La Formula 3 fa parte della storia della musica italiana per varie ragioni. Oltre a essere il gruppo che ha legato il suo nome a Lucio andeattisti, in studio e dal vivo, si è da subito caratterizzata anche per il fatto di proporsi con una formazione di soli tre elementi, dei quali il batterista è anche la voce preminente in molti brani: Tony Cicco. Lo abbiamo intervistato per saperne un po’ di più del suo percorso e del suo rapporto con il suo strumento preferito, partendo dalla formazione musicale: “Essa deriva direttamente dalla mia famiglia, composta in buona parte da musicisti. In particolare mio padre Giovanni (direttore di banda, clarinetto e batteria) e mio fratello Ciro Cicco, batterista affermato dagli anni ’50 con Peter Van Wood. I primi passi li ho quindi compiuti con il primo partecipando a varie manifestazioni a Napoli, studiando pianoforte e lingue, poi da professionista, sostenuto da Ciro, con i primi gruppi importanti a Milano”.

Come detto l’esperienza della Formula 3 è legata molto al nome di Battisti, con il quale vengono realizzate le prime incisioni ottenendo da subito un ottimo riscontro di pubblico: “In breve – spiega Cicco – l’incontro con Lucio risale al 1969 con la già neonata Formula 3. Il luogo preciso è il Pipes di Milano, dove nasce da subito una grande e folgorante collaborazione. Lucio in particolare scrive e produce, insieme a Mogol, il nostro primo 45 giri intitolato Questo folle sentimento e l’album Dies Irae”.

Di fatto il repertorio della Formula 3 include diversi brani diventati dei classici della musica italiana, dal già citato Questo folle sentimento ad Eppur mi sono scordato di te. E’ un periodo che vede spopolare anche altre loro canzoni come Io ritorno solo, Sole giallo sole nero nonché i relativi album che li contenevano. A seguire, la produzione della band propone una ulteriore evoluzione a partire da Sognando e risognando, album simbolo di un’epoca dove nei dischi si suona molto e si cominciano, nel contempo, a sperimentare nuovi orizzonti. “Rispetto a quanto accade oggi le differenze nel realizzare dischi come Sognando e risognando risiede nel fatto che in quel momento storico si partiva da spunti musicali che si sviluppavano come in una sorta di jam session in lunghe registrazioni e, nel nostro caso con la maestria di Lucio, venivano selezionate, tagliate, per poi diventare appunto dei brani”, commenta Cicco. “Oggi è invece tutto più programmato e asettico e quasi sempre si lascia meno spazio alle vere emozioni. Tornando alla nostra discografia, dopo quel disco Battisti ritenne che ormai eravamo pronti e maturi anche in veste di autori, per cui realizzammo l’album La grande casa, questa volta interamente scritto da noi per le musiche, con i testi però sempre curati da Mogol”.

Si parla ancora del 1973 e, in termini sonori, ascoltando i vari lavori da loro realizzati si può dire che la Formula 3 sia stata una delle prime vere rock band italiane, grazie al sound piuttosto poderoso incentrato sulla chitarra di Alberto Radius e la batteria di Tony Cicco, protagoniste insieme alle tastiere di Gabriele Lorenzi che svolgevano anche il ruolo del basso: “Il sound infatti fu caratterizzato naturalmente proprio dalla formazione in trio composta da chitarra batteria e tastiere senza, appunto, il basso. Per cui questo elemento fondamentale ci costringeva a suonare in modo diverso rispetto alle altre band del momento, in formazione più canonica ed estesa. Ritengo che da questa particolarità, ossia la singolarità del trio, scaturì appunto l’interesse di un’etichetta discografica come la Numero Uno e di un grande autore come Lucio Battisti”, afferma Cicco entrando poi nel dettaglio della batteria, alla quale come detto affianca da sempre però anche il cantato. Cosa non semplice per chi deve concentrarsi anche sull’interpretazione: “Ho cominciato all’età di undici anni a suonare la batteria e cantare, e per me è quindi risultato naturale farlo contemporaneamente. Va poi detto che batteria (e basso) rappresentano la base ritmica fondamentale per qualsiasi band, per cui se uno dei due zoppica, tutto il resto può essere compromesso. La batteria, inoltre, nasce sostanzialmente come strumento di accompagnamento, ma poi con il tempo si è evoluto il modo di suonarla; ogni grande batterista si è creato un proprio stile, e la differenza risiede sostanzialmente nel fatto che, al di là della tecnica di ciascuno, bisogna avvicinarsi ad essa con il cuore. Se guardiamo alle drum machine nonché ai suoni campionati di tutti gli strumenti, questi hanno in realtà portato solo vantaggi economici alle produzioni, anche qualora usati bene. La differenza del resto alla fine la fa sempre l’uomo sulla macchina”.

Sciolta (temporaneamente) la Formula 3, Tony Cicco ha poi inciso a partire dal 1974 più album da solista (con il nome di Cico) e collaborato in veste di strumentista con diversi artisti (come ad esempio Pino Daniele e Mario Castelnuovo), fino alla reunion degli anni ’90 inaugurata con un’esibizione piuttosto ‘potente’ al Festival di Sanremo del 1992 sul brano Un frammento rosa. Un periodo, quello passato al di fuori della sua storica band, che il musicista ritiene sia stato comunque utile: “Penso che il dovere di ogni artista sia quello di guardare sempre avanti; c’è sempre da studiare, imparare e sperimentare. Tutte la esperienze buone e cattive servono per essere quello che sei oggi e quello che sarai domani. E oggi Tony Cicco è lo stesso giovanotto di ieri con la passione e l’entusiasmo di chi ha scelto questo mestiere meraviglioso che è La Musica”.

Twitter @paolomorati

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    John Wick 4

    Uno dei pochi film recenti guardabili attualmente su Amazon Prime Video è John Wick 4, che però è inguardabile. Non è una battuta, è che rivendone le prime scene ci siamo annoiati come qualche mese fa al cinema e così abbiamo rinunciato a sprecare altre tre ore di vita. Diciamo questo dopo avere apprezzato tanto […]

  • preview

    Italia, chitarre e Battisti: il racconto di Alberto Radius

    Oggi è scomparso Alberto Radius. grande chitarrista e personaggio fondamentale della musica italiana. Dalla sua militanza nella Formula 3 alle collaborazioni con Lucio Battisti e Franco Battiato fino a i suoi dischi da solista e alle sue produzioni, Radius ha contribuito a fare la storia della musica italiana. Ripubblichiamo un’intervista che ci aveva rilasciato nel […]

  • preview

    Vlahovic-Chiesa, Napier e Sei nazioni

    Le scommesse sulla Juventus sono condizionate dal fatto che nessuno sa esattamente per cosa la Juventus stia giocando, ma la Coppa Italia dovrebbe sfuggire a questo schema e quindi stasera alle 21 allo Stadium Juventus-Lazio dovrebbe essere partita vera, con le quasi le migliori versioni possibili delle due squadre in questo momento. Vedremo insieme Vlahovic […]

  • preview

    Bitcoin, comprare o vendere?

    Il Bitcoin vale in questo momento 29.676 dollari e c’è chi ipotizza che la sua discesa possa arrivare a quota 25.000 o anche più in basso. Di sicuro negli ultimi 6 mesi la criptovaluta più famosa ha perso il 50,63% del suo valore e nell’ultimo anno il 36,11%. Numeri che fanno notizia, ma comunque coerenti […]

  • preview

    Mauro Bellugi a Wembley

    Mauro Bellugi è tornato su tutti i media italiani, non per le sue gesta sul campo o per i suoi interventi da opinionista, ma per un motivo terribile: l’amputazione di entrambe le gambe a causa di una malattia del sangue ereditaria, che con il Covid si è complicata in maniera irreversibile. L’ex difensore dell’Inter, del […]

  • preview

    Napoli sleale, il senso del 3-0 per la Juventus

    La Corte d’Appello Federale ha distrutto il ricorso del Napoli, affibbiandogli nella sostanza un marchio di slealtà e confermando il 3-0 a tavolino per la Juventus per la partita a cui il Napoli non si presentò lo scorso 4 ottobre, avendo ‘soltanto’ due giocatori positivi al Covid e seguendo un’indicazione della propria ASL, arrivata dopo […]

  • preview

    Maradona ad Acerra

    Diego Maradona compie 60 anni ed alla seconda ora di storytelling dilagante su web, giornali e televisioni, in cui non si capisce più chi abbia copiato da chi, è ormai chiaro che tutto sia già stato detto. Visto che siamo sul ripasso, pensiamo che un modo divertente per onorare Maradona sia rivedere per la centesima […]

  • preview

    Sarri alla Fiorentina

    Maurizio Sarri alla Fiorentina o alla Roma: persone che lo conoscono sostengono che il suo sogno sarebbe un altro, in ogni caso è sicuro che il sogno della Juventus sia quello di liberarsi il prima possibile di un contratto che scade nel 2022 e che al lordo farà uscire dalle casse societarie circa 18 milioni […]

  • preview

    Divieto di calcetto

    Possiamo vivere senza il calcetto? Il nuovo dpcm del governo Conte fra le altre misure per il contenimento della diffusione del Covid vieta lo sport amatoriale di contatto, in sostanza le partite di calcetto e di pallacanestro fra amici. Mentre quello dilettantistico, ma organizzato, rimane possibile anche se nessuno in questo momento può dire fino […]

  • preview

    L’urlo di Tardelli

    L’urlo di Marco Tardelli dopo il secondo gol alla Germania Ovest nella finale del Mondiale 1982 è l’immagine simbolo degli anni Ottanta italiani ed il primo ad esserne consapevole è lui, del quale oggi abbiamo letto una interessante intervista sul Corriere della Sera. Nessun problema nel sintetizzare una carriera comunque piena di vittorie in quei […]