Vince la Juventus

8 Febbraio 2013 di Stefano Olivari

I dati di vendita dei quotidiani in Italia sono da profondo rosso, così da un po’ di anni a questa parte i venditori di pubblicità mettono enfasi sui dati Audipress. Cioè alle statistiche non sul numero degli acquirenti, in qualche modo quantificabile al netto dei tarocchi a sostegno della diffusione, ma su quello dei lettori. Basato necessariamente su interviste (quasi 30mila) e congetture tipo che nei bar il Corriere dello Sport è proporzionalmente, rispetto alle copie vendute, più letto del Manifesto. Il problema è che anche i dati Audipress, riferiti al secondo e terzo ciclo 2012 (il secondo e il terzo quadrimestre, per semplificare molto) sono da crisi totale se messi in relazione con la rilevazione precedente. A partire dalla Gazzetta dello Sport, il giornale più letto d’Italia con 4.246.000 lettori, ma con un calo di 115 mila lettori (una città e nemmeno di quelle piccole) e percentualmente del 2,6%. Al secondo posto sempre Repubblica con 3.008.000 lettori e un meno 6 %. Medaglia di bronzo al Corriere della Sera con 2.964.000 lettori e un meno 7,2. Al quarto posto il Corriere dello Sport che tiene a quota 1.809.000 e registra un meno 0,4%. Malissimo La Stampa con 1.667.000 lettori 313.000 unità (meno 15,8%) scomparsi. Alla fine i vituperati quotidiani sportivi, che noi leggiamo per lavoro (non siamo quindi attendibili come campione), tengono percentualmente meglio di quelli generalisti. Infatti per trovare un segno positivo bisogna andare su Tuttosport, 1.108.000 lettori e più 0,1% (piuttosto che niente è meglio piuttosto): la Juventus vincente ha fatto bene a tutta l’editoria sportiva, visto il numero di juventini (come si evince dalle statistiche interne e da certi titoli) che leggono anche Gazzetta e Corsport. Il resto, ai piani inferiori di diffusione, quasi tutto un bollettino della sconfitta, alla Cadorna ma al contrario, con situazioni che non sapremmo spiegare (perché in un periodo come quello che stiamo vivendo Libero fa meno 16,7%, il Giornale meno 7 e il Fatto Quotidiano meno 5,7?). Perché il Messaggero peggiora e il Tempo migliora? I romani sono diventati più di destra? Come fa l’Unità, ridiventato un bollettino di partito tipo Giornale dopo gli anni d’oro di Veltroni e soprattutto di Padellaro, a segnare più 12%? L’unico dato certo è che la gente ha meno soldi, al di là del fatto che quell’euro e 20 sia un sesto di quanto costa una pizza? Di sicuro, ma se ha meno soldi perché sono crollati i lettori di tutte le testate free, da Metro a Leggo? Per evitare un elenco infinito di giornali e giornaletti chiudiamo con il dato complessivo. Nel periodo preso in esame 1.218.000 italiani hanno smesso di leggere giornali. Tutti conquistati dal web? Speriamo.

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