Vedi Rotterdam e poi Muhren

25 Maggio 2007 di Stefano Olivari

Qualificazioni per Spagna 1982: la prima partita a Cipro è una passeggiata, sette a zero con doppiette di Platini e Larios e gol di Lacombe, Zimako e Six. Il 28 Ottobre 1980 si gioca al Parc des Princes il primo match importante contro l’Irlanda di Brady: dopo undici minuti un cross teso dalla sinistra viene bucato di testa da Kevin Moran e alle sue spalle, piazzato come sempre perfettamente, Platini raccoglie e spedisce alle spalle di Peyton per l’uno a zero. La Francia gestisce bene il vantaggio e nella ripresa raddoppia in contropiede con Zimako su assist di Didier Six.
Prima della pausa invernale un’amichevole di lusso al Niedersachsenstadion di Hannover mette di fronte ai Galletti la Germania Ovest Campione d’Europa. La stella (e prossimo doppio Pallone d’oro) Karl-Heinz Rummenigge è infortunata ma la Germania è ugualmente fortissima. In difesa, davanti a Schumacher giocano solamente il libero Bernard Dietz ed il fuoriclasse Karl-Heinz Forster. A centrocampo, con un insolito numero 3, il biondo giovanissimo Bernd Schuster illumina il gioco con la sua classe supportato da Allgower e Mirko Votava, mentre sulle fasce Hans-Peter Briegel e Kaltz travolgono gli avversari con il loro strapotere fisico. Davanti la Germania è come un tornado: la classe di Hansi Muller, la rapidità e la tecnica di Klaus Allofs ma soprattutto la stazza e la cattiveria di Horst Hrubesch travolgono la fragile difesa francese. Sui precisi cross di Muller e dei terzini Specht viene sistematicamente asfaltato dal centravanti dell’Amburgo, e Dropsy si deve superare. Al 6′ la Germania è in vantaggio con un rigore trasformato da Manfred Kaltz (fallo di Janvion su Allofs), Rocheteau prova a reagire in contropiede con una grandissima azione e Zimako ne spreca l’assist. Ma è un fuoco di paglia: la Germania Ovest riprende a schiacciare la Francia e poco dopo la mezzora Briegel su azione personale (!) sfonda centralmente la difesa e, trovatosi a tu per tu con Dropsy, lo batte con un preciso diagonale sul primo palo. La Francia accorcia poco dopo con Larios su rigore causato dallo stesso Briegel (sempre piuttosto macchinoso in area), ma la sensazione è che la Germania sia troppo più forte. Nella ripresa arriva il terzo gol con Hrubesch di testa, e alla fine Specht, non pago di non averlo mai adeguatamente contrastato in tutta la partita, si fa soffiare il pallone in tackle dallo stesso Hrubesch che può crossare morbidamente per il tuffo di Klaus Allofs che vale il 4-1: la Francia è stata malamente ridimensionata dai tedeschi. 18 Febbraio 1981, amichevole contro la Spagna al Vincente Calderon; la Francia domina e l’arbitro non le concede un rigore clamoroso per un fallo di mano di Rafael Gordillo sulla linea di porta. Platini centra la traversa su punizione e come tradizione arriva la beffa finale con un rigore di Juanito.
Il 25 marzo però ritornano le qualificazioni mondiali, al De Kuip di Rotterdam arbitra Agnolin. L’Olanda della grande generazione ha perso molte stelle: sono rimasti soltanto Krol, Rep e i due Van de Kerkhof, mentre tra i nuovi talenti solo Arnold Muhren e Peters sono all’altezza della generazione precedente. Ai francesi manca Platini (con il 10 gioca Lacombe) ma i Bleus iniziano bene, Six fa una finta “alla Rivelino” e mette un pallone in mezzo che Giresse colpisce a botta sicura…un riflesso fantastico di Piet Schrijvers (curiosamente vestito da omino Michelin) gli nega la gioia del primo gol in nazionale. All’inizio della ripresa però Peters viene fermato fallosamente da Specht sui 28 metri: a battere va Arnold Muhren che tira benissimo ma colpisce l’incrocio, la palla sbatte però sfortunatamente sulla nuca di Dropsy e termina in fondo alla rete. Il risultato non cambierà più e per la Francia, alla terza sconfitta consecutiva, il percorso che porta al Mondiale si complica…

Carlo Maerna
carloblacksun@hotmail.com

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