Valli a capire

28 Febbraio 2008 di Daniele Vecchi

Ettore Messina è forse il miglior allenatore europeo e di certo tra i più tecnico-psicologicamente preparati di tutto il lotto mondiale, NBA compresa. Molti sono gli allenatori che si ispirano apertamente alla sua filosofia di lavoro, basti pensare che Mike Brown, allenatore dei Cleveland Cavaliers e “gestore” della più grande arma cestistico-mediatica che la NBA fornisce al mondo globale, ovvero LeBron James, ha speso parte del suo prezioso tempo estivo per confrontarsi (e per imparare) con Messina in quel di Bormio.
Una delle più riuscite espressioni della mentalità decisa e vincente di Ettore Messina è coach Giorgio Valli, allenatore della capolista di Legadue Carife Ferrara, discepolo dell’allenatore del Cska quando era in V Nera alla Virtus, e con un approccio alla espressione cestistico mentale della propria squadra sempre al massimo, sempre alla ricerca del limite dei propri giocatori. Chiarissimo esempio della mentalità tesa alla vittoria di coach Valli sono le famigerate partitelle del giovedì sera, dove, al termine dell’allenamento della Carife, alcuni privilegiati giornalisti del circondario sono spesso invitati a fare una partita contro (o talvolta a squadre miste) lo staff tecnico del Basket Club Estense. E qui esce fuori il vero spirito competitivo di Giorgio Valli. Vincere, non esiste niente altro, ad ogni costo, molto oltre il proprio limite fisico e psicologico, lottando e combattendo fino all’ultimo, fino all’esaurimento delle proprio risorse, fino a cadere stramati al suolo. Ovviamente i giornalisti conoscono la attitudine e l’approccio alla competizione di coach Valli, e ogni volta che si mettono i pantaloncini sanno cosa aspettarsi, sanno che sul parquet del Palasport di Piazzale Atleti Azzurri d’Italia sputeranno sangue. Any given thursday.
I protagonisti di queste sfide all’ultimo sangue sono di solito i componenti del coaching staff della Carife, coach Giorgio Valli, gli assistenti Alberto Morea e Alberto Serravalli, gli allenatori delle giovanili Franco Parigi e Alessandro Cerioli (coetaneo di chi vi scrive e “rivale” nei playground ferraresi e nelle sfide scolastiche tra “Itip Carpeggiani” e “Istituto Einaudi”, non esattamente Oak Hill Academy contro St.Vincent St.Mary, ma sempre sfide ad alto tasso agonistico…) e qualche cane sciolto occasionale. Dalla altra parte c’è la fisicamente limitata ma estremamente agguerrita squadra dei giornalisti, ci sono, assieme al sottoscritto (non sempre presente), Mauro Cavina di Superbasket-La Nuova Ferrara-Telestense, Dario Salvadego di Telestense, Mauro Paterlini del Resto del Carlino, lo speaker delle partite Carife Michele De Palo, e anche da questa parte qualche cane sciolto occasionale.
Spesso sotto gli occhi esterrefatti/divertiti di Andre Collins e di altri giocatori Carife, le partite cominciano con i migliori intenti, onde affievolirsi tristemente dopo pochi possessi a causa della scarsa preparazione fisica della squadra giornalistica. A questo punto rimangono solo grande egoismo (tutti appena prendono palla tirano) e grandi duelli individuali, tra cui il più acceso e sentito è sicuramente quello tra coach Valli e Mauro Cavina, incidentalmente il giornalista più preparato fisicamente di tutto il lotto. Tra i due il duello è all’ultimo sangue, senza mezzi termini. Trash talking, spintoni, colpi proibiti, aggressività e agonismo alle stelle, una partita nella partita che bene o male finisce sempre in parità. Qui viene fuori l’incredibile e immenso spirito competitivo di coach Valli, che non molla la vittoria neanche contro i disastrati giornalisti e contro il suo specchio Mauro Cavina. In questo momento la Carife Ferrara è la squadra più in forma della Lega Due, e uno dei motivi non può che essere la grande dedizione e preparazione tecnico-psicologica del suo allenatore. L’abbiamo sperimentata.

Daniele Vecchi
pedrovecchi@libero.it

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